E’ morto David Sassoli, il presidente del parlamento europeo
E’ morto, all’eta’ di 65 anni, David Sassoli. Il presidente del Parlamento europeo era ricoverato per una grave forma di disfunzione del sistema immunitario.
Dopo due settimane di ricovero in ospedale per una polmonite causata dal batterio della legionella, il presidente del Parlamento europeo ha cessato di vivere all’1.15 della notte. Sassoli era stato ricoverato una prima volta il 15 settembre all’Hopital Civic di Strasburgo, ma la convalescenza si era rivelata complicata, tanto che, per l’esponente dei socialdemocratici europei e del Pd, si è reso necessario un secondo ricovero il 26 dicembre “per il sopraggiungere – come scrive il portavoce Roberto Cuillo – di una grave complicanza dovuta ad una disfunzione del sistema immunitario”. Sassoli – sposato e con due figli – aveva già dovuto annullare gli impegni istituzionali da settembre a inizio novembre dello scorso anno, proprio per la legionella, come lui stesso aveva spiegato in un video pubblicato su Twitter dopo la guarigione. In tanti sui social, in Italia e all’estero, ricordano Sassoli.
“Sono profondamente rattristata dalla morte di un grande europeo e italiano. David Sassoli e’ stato un giornalista appassionato, uno straordinario Presidente del Parlamento europeo e soprattutto un caro amico”. Lo scrive in un tweet in italiano la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. “I miei pensieri vanno alla sua famiglia. Riposa in pace, caro David”, aggiunge. “David Sassoli ci ha lasciato.
Una notizia terribile per tutti noi in Italia e in Europa. Ricorderemo la tua figura di leader democratico ed europeista. Eri un uomo limpido, generoso, allegro, popolare. Un abbraccio alla famiglia. Riposa in pace”. Lo ha scritto oggi il Commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni, su Twitter. “David Sassoli è morto. Una terribile perdita per la sua famiglia e per tutti noi. Ricorderò sempre la sua leadership, la sua passione, la sua generosa amicizia. Ciao David”, ha poi aggiunto Gentiloni in un altro tweet.
Nato a Firenze nel 1956 da padre fiorentino e madre pratese, a causa del lavoro del padre Domenico, giornalista, si trasferisce da piccolo a Roma dove risiede per lungo tempo. Negli anni 80 partecipa all’esperienza della Lega Democratica, un gruppo di riflessione politica animato da Pietro Scoppola, Achille Ardigò, Paolo Prodi, Roberto Ruffilli. Inizia a lavorare al quotidiano Il Tempo di Roma per poi proseguire l’attività giornalistica in piccoli giornali.
Nel 1985 passa alla redazione romana del quotidiano Il Giorno, dove per sette anni segue i principali avvenimenti politici e di cronaca. Durante questo periodo, è testimone diretto di alcuni eventi importanti come la caduta del Muro di Berlino. La sua carriera come giornalista televisivo ha inizio nel 1992, come inviato di cronaca nel TG3 dove ha seguito per molto tempo gli avvenimenti riguardanti mafia, Tangentopoli e le inchieste sulle stragi italiane. In quel periodo collabora con i programmi di Michele Santoro Il rosso e il nero e Tempo reale.
Nel 1996, sotto la direzione di Carlo Freccero, conduce la trasmissione pomeridiana Cronaca in diretta su Rai 2. Nel 1998 gli viene affidata la conduzione di Prima – La cronaca prima di tutto, rotocalco quotidiano del TG1. Nel 1999 entra nella redazione del TG1 in qualità di inviato speciale, e in seguito ne diviene conduttore dell’edizione delle 13:30 e successivamente di quella delle 20. Con l’avvento della direzione di Gianni Riotta, nel 2007 SASSOLI diventa vicedirettore del telegiornale, nonché dei settimanali di approfondimento Speciale TG1 e TV7. Nel 2004 viene eletto Presidente dell’Associazione Stampa Romana.
L’ingresso in politica di David Sassoli coincide con le elezioni del Parlamento europeo del 6 e 7 giugno 2009, quando il Partito Democratico lo candida su proposta del segretario Dario Franceschini come capolista nella circoscrizione dell’Italia centrale. Con 405.967 preferenze è il primo eletto nella circoscrizione Italia centrale e risulta tra i più votati in Italia. Anche grazie al risultato delle elezioni, diventa capogruppo del Partito Democratico all’Europarlamento. In un’intervista ha rivelato che è sua intenzione “dedicare il resto della sua vita alla politica”[8]. Durante la 7^ legislatura, è membro della Commissione Trasporti e Turismo e Relatore della proposta sul Cielo unico europeo. Inoltre è stato membro della delegazione interparlamentare UE-Israele.
Il 7 aprile 2013 Sassoli è candidato alle primarie del Partito Democratico per scegliere il candidato sindaco di Roma alle elezioni amministrative di quell’anno. Arriva al secondo posto con il 28% dei voti, davanti a Paolo Gentiloni, ma alle spalle del vincitore e futuro sindaco di Roma (Ignazio Marino). Nel 2014 si ricandida alle elezioni europee con il PD nella circoscrizione dell’Italia centrale. Il 1º luglio 2014 viene eletto Vicepresidente del Parlamento europeo con 393 voti, risultando il secondo più votato in quota PD-PSE, con delega alla Politica del Mediterraneo, al Bilancio e al Patrimonio. Nel gennaio 2017 è riconfermato Vicepresidente con 377 voti.
Nel corso della legislatura rivolge la sua attenzione alla politica euro-mediterranea e alle tematiche relative le materie di bilancio. Si ricandida alle elezioni europee del 26 maggio 2019 con il PD nella circoscrizione dell’Italia centrale e viene nuovamente rieletto con 128.533 voti. Il 3 luglio 2019 viene eletto Presidente del Parlamento europeo, il settimo italiano a ricoprire la carica, con 345 voti al secondo scrutinio, con il sostegno dei gruppi europeisti.