Porta (Pd): una vittoria per tutti coloro che credono nel voto all’estero
di Ricky Filosa
ROMA – “A caldo, subito raggiunto telefonicamente da ItaliaChiamaItalia dopo essere stato proclamato senatore: “Spero di aver dato un contributo che va al di là della mia persona, ma che riguarda un diritto che è stato infangato”. E a chi, come l’USEI, parla di “senatore abusivo” Porta replica: “Col tempo risponderò anche ad alcune critiche, che considero del tutto inconsistenti, e a quelle che ritengo vere e proprie offese””. Così inizia l’intervista che Ricky Filosa ha realizzato per ItaliachiamaItalia al senatore eletto all’estero appena proclamato con il Pd, Fabio Porta, che subentra ad Adriano Cario, decaduto negli scorsi mesi a causa di brogli elettorali.
““Per la prima volta si dimostra non soltanto che i brogli ci sono stati, ma che possono essere individuati e sanzionati”. Lo dichiara Fabio Porta, coordinatore Pd Sudamerica, appena proclamato Senatore dall’Aula di Palazzo Madama, dopo avere vinto il ricorso presentato nei confronti dell’ex senatore Adriano Cario, USEI, decaduto perché accusato di brogli.
Quello di Porta “è un messaggio che va al di là dell’assegnazione di un seggio ad un partito. È una vittoria – spiega – che dovrebbe far contenti tutti coloro che credono ancora al voto degli italiani all’estero”. Anche perché, aggiunge, “questi fenomeni possono colpire qualsiasi partito e qualsiasi candidato. Se non ci fosse stata questa vittoria credo che in futuro sarebbe successo ancora”, ovvero che avremo sentito ancora parlare di brogli nel voto all’estero.
“Spero di aver dato un contributo che va al di là della mia persona, ma che riguarda un diritto che è stato infangato. Non è stata una battaglia contro qualcuno, ma portata avanti con tutti gli strumenti che mi hanno concesso la Giunta del Senato e la magistratura. Sono contento che la battaglia sia stata vinta e spero che tutti lo riconoscano”.
Come replica il Senatore Porta a chi, come l’USEI di Eugenio Sangregorio, lo descrive adesso come un “senatore abusivo”?
“Per ora non rispondo – dichiara il parlamentare dem -, perché ora non è il momento delle polemiche. Posso ribadire che, anche quando ci sono dei passaggi non semplici, vanno sempre rispettarte le decisioni delle istituzioni, perché siamo parte di una istituzione parlamentare e dobbiamo accettare le decisioni anche quando non ci piacciono. Col tempo replicherò anche ad alcune critiche, che considero del tutto inconsistenti, e a quelle che ritengo vere e proprie offese. Dopo quasi quattro anni di battaglia, ho tutti gli elementi per farlo””.