Chatta col David: l’IA protagonista alla Galleria dell’Accademia di Firenze
Lo scorso dicembre la Galleria dell’Accademia di Firenze ha lanciato il suo Chatbot, un progetto di intelligenza artificiale dal titolo “Chatta col David” che, attraverso il sito web della Galleria, ha permesso agli utenti di chattare col David divulgando informazioni di tipo storico, artistico, religioso ma anche aneddoti e curiosità.
Ad oggi, al David, sono state fatte circa 3500 domande, interessanti, curiose, a volte anche stravaganti, formulate da un’utenza sia italiana che internazionale e, poiché lo sviluppo del chatbot avviene attraverso il sistema del Deep Learning – che prevede un accrescimento progressivo nel corso del tempo della sua capacità di comprensione e risposta, in accordo alle richieste poste dagli utenti.
“Sono molto entusiasta del successo del nostro Chatbot – afferma Cecilie Hollberg, direttore della Galleria dell’Accademia di Firenze – perché le numerose domande percepite sono la testimonianza di una utenza interessata e curiosa raggiunta tramite un modo giocoso e diverso dal solito. Ed è proprio questo l’obiettivo da seguire: coinvolgere un pubblico sempre più eterogeneo e più vasto.”
Il progetto consiste nello sviluppo di un chatbot – un software automatizzato in grado di interagire con gli utenti in forma di chat – sviluppato a partire da un’idea di Cecilie Hollberg, direttore della Galleria dell’Accademia di Firenze, ricorrendo agli strumenti sviluppati da Querlo, società di New York specializzata nella produzione di applicazioni tecnologiche tramite l’intelligenza artificiale.
L’iniziativa è in linea con la volontà del Ministero della Cultura che sostiene fortemente l’impegno all’utilizzo del digitale come leva per la promozione del patrimonio culturale italiano.
Per la produzione dei contenuti la Galleria dell’Accademia di Firenze si è avvalsa della collaborazione degli studenti del corso di “Didattica per i musei” dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, seguiti dalla professoressa Federica Chezzi – e da numerosi studenti di altre università e nazionalità, a cui è stato chiesto di immaginare cosa potrebbe chiedere un turista al David.
Il progetto è stato realizzato grazie anche al sostegno dell’Associazione degli Amici della Galleria dell’Accademia di Firenze, costituendo una delle loro principali attività per il 2021 e 2022, in linea con lo scopo dell’Associazione di essere sempre vicina alla Galleria facendo da ponte tra il Museo e la città, risvegliandone l’interesse attraverso una costante collaborazione per la realizzazione dei suoi progetti.