In Memoriam 2022: l’Ambasciata a Caracas insieme all’Espacio Anna Frank per non dimenticare

In Memoriam 2022: l’Ambasciata a Caracas insieme all’Espacio Anna Frank per non dimenticare

In Memoriam 2022: Ricordare l’olocausto per non dimenticare”: l’Ambasciata d’Italia a Caracas appoggia l’iniziativa promossa dall’Espacio Anna Frank in occasione del Giorno della Memoria, volgendo lo sguardo alla storia per riflettere.

Il tempo cancella i ricordi? Questa è una delle domande da cui gli organizzatori sono partiti per addentrarsi nella vita di Anna Frank, la ragazza ebrea che con il suo diario, testimonianza vera del più grande genocidio della storia, è riuscita a trascendere, commuovere e influenzare milioni di persone nel mondo.
È uno dei libri più letti al mondo, il Diario di Anna Frank. Una profonda riflessione sulla discriminazione, il fanatismo e la xenofobia, che viene riproposta nel film “Alla scoperta di Anne Frank. Storie parallele” di Sabina Fedeli Anna Migotto, note giornaliste, croniste di guerra e sceneggiatrici italiane, in cui le parole e le emozioni di questa giovane ragazza tedesca, nascosta insieme alla famiglia e altri ebrei in una soffitta ad Amsterdam, fanno eco della sua vita.
È con l’esposizione di questo documentario, in un evento virtuale a cui è possibile partecipare attraverso questo link e una serie di attività, che la onlus Espacio Anna Frank realizzerà durante la consueta commemorazione “In Memoriam”, che ogni anno porta il messaggio imperativo di ricordare qualcosa che non va dimenticato: l’Olocausto o la Shoah.
La lettura del diario nel film “Alla scoperta di Anne Frank. Storie parallele” viene affidata all’attrice Hellen Mirren che riesce, con grande empatia ed emozione, a riportare le parole scritte dalla giovane ragazza alla sua amica immaginaria Kitty.

Ma non solo, l’attrice è anche la narratrice degli avvenimenti storici accaduti in Germania durante la Seconda Guerra Mondiale, che fungono da filo tra le “vite parallele” delle altre cinque sopravvissute dell’Olocausto: Arianna Szörenyi, Sarah Lichtsztejn-Montard, Helga Weiss e le sorelle Andra e Tatiana Bucci, anch’esse adolescenti come Anna, con gli stessi ideali e la stessa voglia di vivere che raccontano le loro esperienze insieme ai loro figli e nipoti.

Elemento distintivo del film è Martina, una giovane ragazza che attraverso i social, le foto e i post decide di raccontare la storia ai più giovani, mentre ripercorre alcuni dei luoghi che facevano parte della vita quotidiana di Anna.

Ricordare, sempre ricordare.
Il 1° novembre 2005, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite indica il 27 gennaio Giornata Internazionale in Memoria delle vittime dell’Olocausto, al fine di rammentare al mondo le insidie dell’odio, del fanatismo, del razzismo e dei pregiudizi. L’ONU attraverso la risoluzione 60/7 promuove lo sviluppo di programmi educativi che insegnino alle future generazioni gli orrori della Shoah e prevengano genocidi nel mondo. Nel 2011, dopo essere venuta a conoscenza della mancata commemorazione del Giorno della Memoria in Venezuela, Espacio Anna Frank ha deciso di aderire con l’iniziativa: In Memoriam, per non dimenticare l’olocausto.

In Memoriam 2022 vedrà la partecipazione delle Ambasciate di: Germania, Argentina, Spagna, Italia, Francia, Paesi Bassi, Svizzera e Polonia, assieme all’Associaciòn Cultural Humboldt, la Commissione Yad Vashem, Uniòn Israelita de Caracas, CAIV, Circuito Uniòn Radio, Circuito Gran Cine e Alcaldia de Baruta.

L’evento centrale dell’edizione 2022 di In Memoriam andrà in scena presso la sede dell’Asociación Cultural Humboldt giovedì 27 gennaio alle ore 16:00. Durante la cerimonia ci saranno gli interventi di Jürg Sprecher, ambasciatore svizzero in Venezuela, di Milos Alcalay, presidente del Consiglio Amministrativo di Espacio Anna Frank, e infine Daniel Kriener, ambasciatore della Germania. Verrà trasmesso durante l’incontro il documentario “Un en un millòn y medio”, disponibile dal 27 gennaio prossimo in streaming sul canale Youtube di Espacio Anna Frank. Inoltre, andrà in scena un concerto di musica ebrea diretto dal Maestro Harold Yaakov Vargas, direttore, produttore musicale, insegnante e conferenziere.

Il documentario “Un en un millón y medio” (10 minuti) illustra il viaggio e l’arrivo di Eva, una bambina di 10 anni, al campo di concentramento di Auschwitz, tratto dalle parole di David Yisrael, fratello maggiore. Dedicato al milione e mezzo di bambini a cui è stata stroncata la vita senza alcun motivo, con la speranza che queste atrocità non vengano mai più commesse.
Dal canto suo, la narrazione di “Alla scoperta di Anna Frank. Storie parallele” non evade la dolorosa realtà che si viveva nei campi di concentramento, allacciandola alle immagini di chi ha torturato e ucciso centinaia di migliaia di persone.

“Mi manca andare in bici, vedere la gente, sentirmi libera”, confessa Anna sul suo diario, due anni dopo essere stata rinchiusa in casa. La sua voce riecheggia in questi momenti di isolamento a causa del Covid-19, anche se per nulla paragonabile con il terrore e la paura che incuteva la Gestapo. “Sono circondata da pericoli e oscurità”, scriveva Anna.
Dopo aver trascorso vari mesi presso il campo di transito di Westerbork – in cui i prigionieri venivano considerati criminali del Reich e obbligati ai lavori forzati senza alcun tipo di considerazione in base a età, sesso o condizione fisica – Margot e Anna Frank furono trasferite ad Auschwitz. In seguito a due anni terribili ambedue furono selezionate e ricollocate presso il campo di concentramento di Bergen-Belsen, dove riuscirono a sopravvivere in condizioni disumane (senza igiene, denutrite e abbandonate) alcuni mesi, fin quando un epidemia di tifo stroncò la vita delle due sorelle tra febbraio e marzo 1945.

L’unico sopravvissuto della famiglia Frank fu Otto, il padre, che decise di pubblicare anni dopo il diario di sua figlia affinché le sue parole diventassero la voce di oltre un milione e mezzo di bambini e ragazzi morti nei ghetti, nei treni merce in cui venivano trasportati i prigionieri o, direttamente, nelle camere a gas per via della campagna di sterminio nazista.
Insieme a queste attività, Espacio Anna Frank ha in programma altre iniziative che verranno portate avanti nel mese di febbraio, tra cui gli spettacoli di Gran Cine Movil nelle piazze di Caracas, con il sostegno di Circuito Gran Cine; la proiezione del film Expediente Gruninger presso la Concha Acustica de Bello Monte con il supporto dell’Ambasciata svizzera in Venezuela e il Circuito Gran Cine venerdì 4 febbraio alle 17:30. Il film tratta la storia di Paul Gruninger, un poliziotto svizzero che si rifiutava di compiere gli ordini che considerava fossero contrari ai diritti umani. Il funzionario si rifiutò di chiudere la frontiera ai rifugiati ebrei che giungevano dall’Austria, annessa a marzo del 1938 al Reich.

La programmazione continuerà sabato 5 febbraio alle 12:00 su Zoom con un incontro condotto dall’ambasciatore svizzero in Venezuela Jurg Sprecher e dallo storico svizzero Frederic Hayat del Cercke Carl Lutz in qualità di moderatore. Inoltre, verranno organizzati tour culturali, conferenze e mostre di film all’interno del Paese. 

Redazione Radici

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