Voltarelli (Comites Bruxelles): Integrazione, sinergia e comunicazione al centro
“Il Comites è un ponte umano, una struttura fatta da persone per le persone, uno strumento di accoglienza e di tramite per tutti gli italiani che vivono all’estero e hanno bisogno di punti di riferimento. Per me il lavoro dei Comites non può prescindere da un profondo senso civico del ruolo di questi comitati”. Nicoletta Voltarelli è uno dei dodici membri eletti nel Comites di Bruxelles-Fiandre-Brabante Vallone. Nata a Cosenza, madre insegnante e padre sindaco e uomo impegnato nella pubblica amministrazione, racconta a 9colonne come proprio in famiglia sia nato il coinvolgimento e la partecipazione alla vita pubblica, la dimensione dell’impegno e il senso civico di una cittadinanza attiva. Dopo la laurea in Lingue con tesi in Storia del teatro francese conseguita all’università di Firenze e un primo trasferimento a Roma, dove ha frequentato la scuola per interpreti e traduttori e ha avuto le prime esperienze lavorative, decide di cambiare rotta e trasferirsi all’estero. “Inizialmente avevo pensato di andare a Parigi, poi ho fatto uno studio di fattibilità: partivo per ricominciare, volevo mettermi in proprio in un posto che mi accogliesse. Bruxelles è il centro della comunicazione, dell’Europa, secondo polo congressistico al mondo dopo Washington DC: mi ci sono trasferita, ho aperto la mia agenzia di comunicazione e ho cominciato come imprenditrice di me stessa”. A Bruxelles le esperienze professionali si aggiungono come in un grande puzzle: “Ho iniziato interfacciandomi con il mondo istituzionale, delle associazioni, delle ONG, mi sono subito sentita viva e parte di una grande comunità. Ho lavorato come assistente parlamentare di un deputato belga al Parlamento europeo ma anche, a livello nazionale, al Parlamento Regionale di Bruxelles. Oggi lavoro nel ramo della migrazione: è un contesto interessante, constato quotidianamente l’impatto di quello che viene deciso”.