Libreria Minerva

Libreria Minerva

LIBRI antichi e non- STAMPE antiche e d’ autore- QUADRI …tout court

Finestre sull’arte’ rubrica ideata e curata da Sonia Strukul artista ed esperta di arte e comunicazione

La libreria Minerva apre i battenti nel 2001: 20 mq sotto i portici di Via San Francesco.
L’idea di Cristiano Amedei, è quella di una libreria di storia e arte locale.
Sugli scaffali inizialmente qualche decina di pubblicazioni (sistemate “di piatto” anziché “di taglio” perché i soldi a disposizione del progetto erano quasi tutti finiti per l’acquisto delle librerie e dei primi libri…) e il retrobottega utilizzato per allestire piccole esposizioni: si apre con un’ antologica di stampe di Zancanaro, poi una mostra di incisioni di Gorlato (grande e prezioso amico della libreria) a cura di Giorgio Segato e molte altre piccole mostre organizzate sempre in collaborazione con la casa editrice il Prato di Luca Parisato col quale comincia un sodalizio che sfocerà anche in alcune comuni iniziativa editoriali e in un’amicizia rimasta stabile.
A quei primi tempi risale l’incontro con Pietro Randi, mitico libraio della Libreria Draghi ormai in pensione, che si fermava sempre volentieri a scambiare due chiacchiere a dare qualche consiglio; insieme scriveranno a quattro mani anche un libro: una piccola e ormai introvabile storia dei librai e degli stampatori padovani dal ‘500 ad aggi.

Sonia Strukul:
Minerva è una divinità romana, della lealtà, delle lotte, delle giuste cause, protettrice degli artigiani e anche delle attività intellettuali. La scelta di di dare questo nome alla libreria ha qualche riferimento alla dea romana ?
Libreria Minerva:
Il riferimento mitologico è solo marginale. Più prosaicamente (o forse poeticamente) il riferimento iniziale era alla bustina di Minerva; piccola come la prima nostra sede, e alla vecchia libreria Minerva presente a Padova nell’800.

Alla storia locale e all’arte si affianca presto l’interesse per i volumi fuori catalogo, le rarità bibliografiche , le stampe e i libri antichi.
Lo spazio diventa insufficiente: si cambia sede, sempre in via San Francesco; nuove librerie (questa volta in legno antico, ricavate dal pavimento di una vecchia casa dismessa) e una sala espositiva più ampia per le mostre.
Si lavora dal lunedì al sabato: in bottega e spesso anche fuori alla ricerca di libri e stampe da trovare presso chi dismette e vende le proprie collezioni. Il sabato sera -per molti anni- si carica l’auto di volumi e incisioni da proporre il giorno dopo nei mercatini dell’antiquariato domenicali: bisogna arrotondare le vendite e far conosce la libreria.

Nel 2007 l’ingresso di un nuovo socio: Davide Saccuman, mercante d’arte specializzato in dipinti, grazie al quale l’attività si allarga in maniera organica al mondo della pittura dell ‘800 e del ‘900 e a quella delle stampe antiche, della grafica moderna e contemporanea d’autore.

Qualche anno dopo, il grande salto: ci si sposta negli attuali locali di via del Santo; un grande e suggestivo spazio per ospitare le ormai migliaia di libri antichi e moderni, e un intero settore dedicato all’arte: cataloghi , dipinti, disegni e incisioni.
Nel sotterraneo della libreria (un tempo fonderia d’argento) si ricavano due sale per le decine di nuove mostre che saranno organizzate negli anni successivi: esposizioni dedicate alla pittura moderna e contemporanea, ai disegni, alla scultura, alle stampe antiche e moderne.
Al piano terra, uno spazio per ospitare incontri, conferenze, presentazioni di libri e dibattiti su temi legati all’arte, la letteratura, la storia locale in collaborazione con varie associazioni culturali locali.

S. Strukul:
Il libro antico, si ricava una nicchia nel mercato del collezionismo nell’ immaginario collettivo si pensa che le persone che si interessano ai libri antichi abbiano un’ età al di sopra dei quarant’ anni è così, o anche tra i giovani vi sono degli appassionati ?
Libreria Minerva:
E’ effettivamente un po’ così. La nostra libreria è frequentata però anche da giovani: in parte perché comunque il mercato del libro fuori catalogo contiene non solo rarità bibliografiche ma anche appunto libri semplicemente non più disponibili sul mercato tradizionale. Qui da noi è possibile trovare un romanzo o un saggio non necessariamente da voler collezionare ma anche solo da voler leggere. In parte perché dipinti e stampe esercitano il loro fascino anche sul mondo giovanile, soprattutto quando offerti a prezzi accessibili.

L’arrivo della pandemia nel 2020 accelera improvvisamente un processo iniziato comunque già da qualche tempo: la Libreria decide di digitalizzare e mettere on-line tutta la propria disponibilità.
Quasi 8000 libri di ogni tipo, centinaia di stampe e di dipinti.
Nasce libreriaminerva.it, aumenta la presenza sui social e sui principali marketplaces.
Arrivano nuovi clienti e collezionisti da tutta Italia e anche dall’estero. E arriva soprattutto Giulia Mazzocco.
Saccuman:”Avevamo conosciuto Giulia da studentessa (da sempre la libreria, in convenzione con l’università di Padova, ospita gli studenti per brevi stages).
L’abbiamo ricontattata per chiederle un aiuto temporaneo ma, Giulia è bravissima: dopo qualche mese è stata assunta a tempo indeterminato ed è diventata la responsabile delle gestione e delle vendite on-line della Libreria”.

S. Strukul:
In un’ epoca di digitalizzazione come si pone il libro cartaceo, conserva il suo fascino di oggetto che stimola i sensi ?
Libreria Minerva:
Non solo conserva il suo fascino ma anche la sua funzione: l’uso dell’ebook come dimostrano i trand ormai consolidati dell’editoria digitale si affianca e non sostituisce il libro di carta. Nel caso dei libri antichi o rari poi il problema non si pone per evidenti ragioni.

S.Strukul:
La vicinanza con l’ università fa si che arrivino gli studenti a farvi visita e magari ad avvicinarsi a un mondo che credevano lontano dai loro interessi, come quello del libro, delle stampe antiche, della pittura?
Libreria Minerva:
L’Università è importante per tutta la Città, per tutto il suo tessuto sociale e commerciale e dunque anche per noi, certo. Diciamo che il nostro “prodotto” facilita ulteriormente il contatto col mondo degli studenti, proprio per le sue intrinseche caratteristiche.


“In meno di due anni è cambiato tutto, e la contrapposizione bottega/internet è diventata priva di significato.
Oggi, anche al di là dell’emergenza covid, operiamo in una dimensione che potremmo definire On Life: una parte essenziale del lavoro continua a svolgersi a contatto diretto con i clienti (in negozio , presso le fiere a cui partecipiamo o le case d’asta con cui collaboriamo), l’altra si svolge sul nostro sito, sui social o sul nostro blog di approfondimento.

S.Strukul:
Già da subito, all’ interno della libreria Minerva vi è stato uno spazio dedicato alle mostre d’ arte, a Padova vi sono state delle iniziative simili, ricordo lo spazio espositivo della libreria Draghi. Secondo voi il connubio tra libri e arte visiva si completano, creando una sinergia?
Libreria Minerva:
Non si tratta di due esperienze separate ma di due mondi che spesso interagiscono: a volte il collezionista trova un libro o un quadro sul nostro sito internet, poi viene in bottega e magari finisce per scegliere qualcos’altro. Altre volte un giretto in bottega serve al cliente solo per farsi un’idea generale, e poi perfezionare l’ acquisto su internet”

S.Strukul:
Partecipare a delle fiere d’ arte dove essenzialmente partecipano le gallerie è un modo per far conoscere la libreria Minerva come un luogo dove arte e cultura si esprimono a più livelli?
Libreria Minerva:
In realtà la nostra partecipazione alle Fiere non è legata alla promozione della libreria come luogo fisico, ma così come per le gallerie tradizionali alla proposta delle opere che riusciamo ad acquisire e che poniamo all’attenzione dei collezionisti (esattamente come facciamo con il nostro sito on line).

/https://www.libreriaminerva.it/

Redazione Radici

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