Quirinale, tutto come auspicato
di Paolo Pagliaro
Tre mesi fa un sondaggio di Demopolis ci aveva detto che il 56% degli italiani era favorevole alla rielezione del presidente uscente. L’auspicio è stato condiviso dal Parlamento e oggi la soluzione del secondo mandato per Sergio Mattarella è apprezzata dal 63%. D’altra parte lui è da anni la figura politica ed istituzionale più apprezzata dagli italiani. Come emerge dal trend Demopolis, la fiducia cresce costantemente dal 45% del giorno dell’elezione nel gennaio di 7 anni fa, al 75% nella fase più dura del Covid nel 2020, sino al 70% di oggi.
Il gradimento del Capo dello Stato si conferma politicamente molto trasversale: si fida di Mattarella il 96% degli elettori del PD, circa l’80% di chi vota M5S e Forza Italia. Ma anche il 58% dei simpatizzanti della Lega. Il dato si riduce al 37% tra gli elettori di Fratelli d’Italia, che avrebbero voluto una figura diversa sul Colle. Per 3 italiani su 4 il voto per il Quirinale è stato caratterizzato dall’incapacità dei partiti di trovare un accordo. Molti segnalano anche la profonda distanza tra le forze politiche e il Paese reale, la debolezza dei leader, le divisioni all’interno del Centro Destra.
Demopolis ha chiesto ai cittadini di dire chi ha gestito meglio la “partita del Quirinale”. Il 33% cita Enrico Letta, il 31% Giorgia Meloni. Ma il dato più significativo è rappresentato da quel “Nessuno”, citato dal 54% degli italiani. Adesso, secondo l’Istituto diretto da Pietro Vento, prevale la voglia di stabilità. Per il 53% degli intervistati è preferibile che nei prossimi mesi il Governo Draghi vada avanti con l’attuale compagine di ministri; per quasi un quinto, invece, dovrebbe rafforzarsi con l’ingresso di nuovi esponenti politici. Di opinione diversa il 28%, convinto che sarebbe preferibile sciogliere le Camere e tornare alle urne.