Urbisaglia, le Marche dal passato romano
Adagiata in posizione panoramica nella valle del fiume Fiastra nella provincia di Macerata, Urbisaglia conserva importanti tratti delle mura e della rocca risalenti al XVI secolo e, nel parco archeologico, un museo dove sono conservate le affascinanti testimonianze della romana Urbs Salvia, tra cui l’anfiteatro dove nel periodo estivo si svolgono suggestive rappresentazioni di teatro antico. Riconosciuto come Parco archeologico regionale nel 1994, si estende per circa 40 ettari ed è il più importante e spettacolare delle Marche.
L’origine del borgo, appunto, è romana (II secolo a.C.), al quale segue una decadenza in corrispondenza del passaggio delle truppe di Alarico (408-409 d.C.), una decadenza ricordata anche da Dante nel XVI canto del Paradiso. La sua rinascita avviene nel XII secolo, poiché nei pressi di Urbisaglia sorge un importante polo religioso, economico e culturale, l’Abbazia di Chiaravalle di Fiastra.
Il permesso per costruire la Rocca di Urbisaglia, invece, fu concesso nel 1497 da papa Alessandro VI. Oggi la Rocca si erge nel punto più alto del Colle di San Biagio come testimonianza del dominio del comune di Tolentino sull’area circostante. Scopo fondamentale della Rocca, infatti, era quello di controllare il borgo di Urbisaglia ed evitare che gli urbisalviensi si ribellassero al governo tolentinate. Da vedere anche la Collegiata di San Lorenzo, costruita tra il 1790 ed il 1812, la Chiesa della SS. Addolorata del XV secolo, la Chiesa del SS. Crocifisso del XVII secolo, la Chiesa della Maestà (secondo la tradizione locale in questo luogo, nell’anno 1429, apparve la Madonna che in cambio della costruzione di una chiesa in suo onore promise la liberazione dalla peste), il Sacrario dei Caduti e Museo delle Armi e delle Uniformi Militari all’interno della chiesa sconsacrata di San Biagio e il Museo Archeologico Statale.
Menzione speciale per il campo di internamento di Urbisaglia, allestito nella villa Giustiniani Bandini all’Abbadia di Fiastra e attivo dal giugno 1940 all’ottobre 1943. Gli internati erano un centinaio, in maggioranza ebrei, dall’Italia ma anche profughi dalla Germania, Austria e dai Balcani. Tra quanti furono deportati del gruppo di Urbisaglia, Paul Pollak sarà l’unico ebreo superstite. Ma Urbisaglia non è solo storia. Tanti sono i piatti tipici che fanno parte delle radici culinarie locali, come astici con peperoni dolci, minestra di ceci e maiale, minestra di farro, spaghetti mare e monti, involtini di maiale alla marchigiana, stoccafisso all’anconetana, “tajine” di agnello e zuppa di cicerchia.
Tra i prodotti tipici del territorio spiccano, inoltre, il vino Rosso Piceno DOC, la carne IGP, il miele e la deliziosa birra artigianale. Tutti sapori che arricchiscono le festività tradizionali, tra le quali spicca la “Festa di San Giorgio”. Non resta che scoprire i prodotti tipici, la storia antica e la cultura senza tempo di Urbisaglia, borgo marchigiano che stupirà tutti i viaggiatori di passaggio.
COME ARRIVARE: L’aeroporto di riferimento è il “Raffaello Sanzio” di Falconara ad Ancona (69 km), mentre la stazione ferroviaria è quella di Urbisaglia (8 km) sulla linea Civitanova Marche-Fabriano. In automobile dal versante Adriatico: A14, uscita Civitanova Marche, SS 77 Civitanova Marche-Foligno, uscita Macerata ovest, SP 78 direzione Sarnano; in automobile dal versante Tirrenico: A1, (da Firenze uscita Val di Chiana, direzione Perugia – Macerata; da Roma uscita Orte, direzione Foligno – Macerata), SS 77 Foligno – Civitanova Marche, uscita Tolentino Est, direzione Urbisaglia.
ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Da esplorare il Parco Naturale Abbadia di Fiastra. Da vedere anche il Ponte del Diavolo a Tolentino e il Castello della Rancia.