L’associazionismo italiano all’estero in rete con Radio Mir
Favorire lo scambio di informazioni nell’associazionismo italiano nel mondo, facendo conoscere le buone pratiche, le problematiche che le associazioni vivono nei vari paesi e innescando una riflessione collettiva sui fenomeni migratori. Con questi obiettivi a giugno 2020 nasce a Bruxelles Radio Mir, una web radio rivolta alla comunità italiana all’estero.
“Il progetto nasce all’interno della Filef Belgio a valle di un ragionamento sulla comunicazione: spesso l’associazionismo italiano non sa comunicare tutto ciò che di importante fa all’estero”, spiega a 9colonne Pietro Lunetto, speaker radiofonico e uno degli ideatori della web radio.
Lunetto, classe 1976, è siciliano di origine e abruzzese di adozione. Vive in Belgio dal 2011 ed è uno dei coordinatori nazionali della Filef, la Federazione italiana dei lavoratori emigrati e famiglie, e da novembre scorso è il portavoce del Faim, il Forum delle Associazioni Italiane nel Mondo.
“Da italiani nel mondo possiamo avere un punto di vista originale sia su quello che accade in Italia sia su quello che accade nei nostri nuovi Paesi di residenza”, prosegue. La radio ha sede a Bruxelles ma ha una redazione geograficamente distribuita in tutto il mondo, con corrispondenti nei Paesi dove c’è una forte presenza italiana, come Australia, Germania, Francia, e Spagna.
Un progetto che “vuole coinvolgere tutti, valorizzare il punto di vista originale degli italiani all’estero e condividere esperienze e best practice” ci racconta ancora Lunetto.
Oltre a creare una rete di corrispondenti sparsi per tutto il mondo, Radio Mir punta a fare partnership con realtà già esistenti: “Abbiamo avviato, ad esempio, una collaborazione con il portale di Madrid El Itagnol e con Radio Fuori Campo di Lione: l’obiettivo – sottolinea Lunetto – è mettere in rete e far collaborare al meglio i diversi ‘pezzi’ dell’emigrazione italiana”.
Dopo quasi due anni di attività, il bilancio di Radio Mir è “positivo, anzi, va oltre le aspettative iniziali di una radio che vive del lavoro volontario delle persone, senza un introito fisso e con l’autofinanziamento delle spese minime.
Per una realtà come la nostra, avere una lista di 20 corrispondenti e un piccolo palinsesto con il 95% dei contenuti autoprodotti è un bel traguardo. Abbiamo intorno ai 4-5mila ascolti mensili e continuiamo a ricevere nuove proposte di collaborazione da altri paesi, come la Turchia e il Portogallo”.
Programmi per il futuro? “Stiamo lavorando a una trasmissione per raccontare l’intreccio tra emigrazione e sindacato nel passato e ai giorni nostri, con un’attenzione rivolta anche ai migranti che arrivano in Italia”, conclude Lunetto ribadendo l’approccio di Radio Mir: “Il nostro obiettivo è unire e fare rete”.
(© 9Colonne )