Come tutelare il tessuto produttivo colpito dai rincari di energia e materie prime: e’ il tema in cima alla lista delle priorita’ del governo Draghi. Il premier ha parlato alla Camera di “crisi senza precedenti” per l’Ucraina e ha spiegato che l’esecutivo interverra’ “con rapidita’ e decisione” a protezione di famiglie e imprese italiane: aiuti ed energie alternative, anche il nucleare.
Sulla riforma del catasto si consuma in aula lo scontro tra il premier Mario Draghi e Fratelli d’Italia. Dopo aver salvato l’articolo 6 del testo del governo in commissione Finanze per due volte, l’ultima ieri, grazie a un solo voto, il confronto s’e’ trasferito a Montecitorio. E’ stato il capogruppo di FdI, Francesco Lollobrigida, a denunciare in un’interrogazione “la patrimoniale nascosta” nel disegno di legge delega.
il premier ha ribadito come l’intervento della legge delega “non porti ad alcun incremento dell’imposizione fiscale sugli immobili regolarmente accatastati. Nessuno paghera’ piu’ tasse per questo. E devo dire un po’ di credibilita’ sul fronte di non far pagare piu’ tasse questo governo se l’e’ guadagnata”.
E qui e’ arrivato il disappunto di FdI ma il premier ha proseguito: “La riforma punta a rafforzare il contrasto alle irregolarita’ e agli abusi, e a modernizzare gli strumenti di individuazione e controllo delle consistenze di terreni e fabbricati. Per inciso l’impianto del catasto e’ del 1939, ci sono state tante cose in mezzo, anche una seconda Guerra mondiale.
Non solo, gli estimi su cui sono basati i gettiti oggi sono dell’89, dunque sono passati…23 anni. Anzi no, 33 anni. E’ diventata una materia cosi’ emotiva che mi sbaglio anche io”, ha sorriso Draghi.