Energia razionata per 5 anni
“La soluzione più gettonata è abbassare le temperature nei condomini di un paio di gradi. Meno riscaldamento. Più maglioni e più coperte. Anche nelle più rosee delle aspettative arriviamo a risparmiare 1 miliardo di metri cubi di gas. Consumiamo 76 miliardi di metri cubi di gas ogni anno, 29 di questi arrivano dalla Russia… “.
Lo afferma Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, in una intervista a La Verità evidenziando che ora il diesel costa più della benzina “perché stanno venendo meno le esportazioni della Russia. Sulla benzina, invece, siamo un po’ meno dipendenti”.
L’Italia ha bisogno a oggi di 300 miliardi di chilowattora. Metà di questa elettricità arriva dal gas. E il 40% del gas arriva dalla Russia. In pratica il 20.25% della nostra corrente è russo… “Corretto. Del gas che utilizziamo, importiamo complessivamente il 96% del fabbisogno”.
Possiamo cancellare Mosca dall’albo dei fornitori? “Non esiste. È impossibile sostituire tutto quel gas. Ovviamente da qui all’eternità ce la possiamo fare. Per eternità intendo 5-6 anni. Ma nel frattempo si ferma e chiude tutto”.
Se in casa si possono comprimere i consumi, le aziende come possono fare? “Non ce la possono fare. Gli standard produttivi sono incomprimibili nel breve termine. Molte stanno chiudendo. Lo shock energetico è già arrivato. Bisogna razionare. Credo sia ciò a cui stanno lavorando in Europa almeno alla luce di quanto sento affermare in questi giorni a Bruxelles.
E anche dal premier. Capisco benissimo che non possono essere espliciti e dire tutto. Ma credo che bisognerà pensare a tagliare i consumi in maniera netta”.
Inoltre, evidenzia che “il carbone che consuma l’Europa viene soprattutto dalla Russia. Certo, ne abbiamo in Sardegna. E lo troviamo in Polonia. Sono i posti più vicini, poi dobbiamo andare lontano: negli Stati Uniti, in Venezuela, Colombia, Australia, Indonesia e Sudafrica”.
Ricorda quindi che “la produzione elettrica da carbone l’anno scorso è stata il 5% del totale. Difficilmente potrà arrivare al 10%. Cioè raddoppiare”. E produrre noi gas?
“L’abbandono delle estrazioni negli ultimi 15 anni rende molto lunghi i tempi di ripristino. Prima di un anno è impensabile aumentare di più di 1 miliardo. Si arriva a 4 in tutto” e “noi siamo il Paese più esposto.
Perché il gas è tutto importato”, “anche se scoppiasse la pace noi dovremo trovare alternative alla Russia. Se Putin sarà deposto, chi arriverà al suo posto?
Come puoi fidarti nel dargli il 40% dei tuoi approvvigionamenti, che sono il 25% della tua energia? È una tragedia per tutti. Per l’Europa. Per la Russia. E comunque la Russia ha tantissimo petrolio, gas, carbone. E noi non potremo fare a meno dei combustibili fossili”.(9Colonne)