Onu: il ministro Bonetti inaugura la mostra italiana dedicata alle ragazze africane e all’istruzione sostenibile
L’esposizione è co-organizzata dalla Missione Permanente d’Italia all’ONU e dallo Universities Network for Children in Armed Conflict che, lanciato nel 2020 con il sostegno della Farnesina, include oltre 50 Università e centri di ricerca in quattro continenti. A sostenere il progetto anche l’Istituto di Studi Politici S. Pio V e L.A.W. International.
Presenti all’inaugurazione il Rappresentante Permanente d’Italia all’ONU Ambasciatore Maurizio Massari, la professoressa Laura Guercio in rappresentanza del Network, e la Assistant Secretary General per l’Africa alle Nazioni Unite, Martha Pobee.
La mostra è collegata all’omonimo side-event organizzato dall’Italia e previsto domani, 16 marzo, a margine della CSW che vedrà la partecipazione in collegamento della Vice Ministra degli esteri Marina Sereni.
Nelle parole della Ministra Bonetti “le donne in Africa possono essere ‘agenti del cambiamento’ quando vengono create le condizioni per un loro accesso all’istruzione di base, ma anche a una formazione che le prepari per affrontare gli effetti avversi del cambio climatico. Sono loro a patirne maggiormente gli effetti negativi”.
Secondo l’ONU, la diminuzione delle risorse e la siccità sono infatti ricollegati a migrazioni e sfollamenti, i cui effetti possono avere gravi conseguenze per le donne e le ragazze: maggiore violenza di genere e aumentato rischio di matrimoni precoci e forzati a causa dell’impatto negativo del cambiamento climatico sull’economia.
“Con queste fotografie, lanciamo oggi un messaggio di speranza per le donne e ragazze africane, estendendo la sua valenza alle donne e ragazze di tutto il mondo, dall’Ucraina all’Afghanistan e ai numerosi altri teatri di crisi dove stanno lottando”, ha concluso la Ministra Bonetti.