Sirene d’allarme in quasi tutta l’Ucraina. Londra: “La Russia non controlla i cieli”
Attacchi multipli in tutte le principali città segnalati da fonti vicine a Kiev. Zelensky: “Stiamo dimostrando di saper combattere” e sospende l’attività dei partiti filo-russi.
Attacchi multipli in tutte le principali città sono stati segnalati da fonti ucraine durante la notte. Gli analisti dell’intelligence di Londra: “Le forze ucraine stanno difendendo lo spazio aereo il cui controllo era il primo obiettivo della Russia”.
La Cina contro le sanzioni, “sempre più scandalose”. Per Pechino la nato non dovrebbe espandersi ancora a Est.
Il viceministro degli Esteri, Le Yucheng: “La storia ha dimostrato che non possono risolvere i problemi”. La Difesa russa annuncia: usata una testata balistica iperveloce nella regione di Ivano-Frankivsk.
Rimane alta la tensione tra Roma e Mosca. Il direttore russo del dipartimento europeo avverte il nostro Paese e attacca il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini: “Sulle sanzioni ci saranno conseguenze irreversibili”. Di Maio: “Provocazioni che non ci meravigliano”.
La situazione a Mariupol
Le forze russe stringono l’assedio su Mariupol. La situazione nella città è disperata e il sindaco Vadym Boychenko dice che le forze ucraine stanno facendo il possibile per evitare che le truppe assedianti entrino in città.
C’è un gruppo di diciannove bambini, la maggior parte orfani, rimasti intrappolati in condizioni terribili a Mariupol, la città portuale ucraina, assediata da giorni dalle truppe russe e ormai stremata dalla mancanza di cibo, acqua e luce elettrica.
Sono un gruppo di ragazzini, tra i quattro e i 17 anni, che era stato inviato in una clinica specializzata in malattie polmonari prima che cominciasse l’invasione. Il gruppo è rimasto isolato a causa dei combattimenti che infuriano in città.
Alexei Voloshchuk, un testimone che è riuscito a fuggire, ha raccontato che i bambini sono in “enorme pericolo”: si sono ridotti a vivere in scantinati gelati, con i razzi che piovono nei dintorni, non si lavano da due settimane.
“Una delle bimbe, che non avrà più di 8 anni, mi ha mostrato una foto in viso: ha detto che è per il freddo”, ha raccontato Voloshchuk, che è riuscito a fuggire a Zaporizhzhia. Con loro sono rimasti un medico eroe, un cuoco e due infermiere.