Una storia italiana, un sogno realizzato: la Mototecnica di Pierluigi Bastianini

Una storia italiana, un sogno realizzato: la Mototecnica di Pierluigi Bastianini
Mototecnica srl è la scritta che ti accoglie sulla porta. Ma dentro è un’esplosione di marchi

ROMA – “Piacere, Pierluigi Bastianini classe ’63” e subito la stretta di mano. Si presenta così. I tratti del viso di questo imprenditore che si è fatto da sè – “partendo da Rieti, il centro d’Italia” scherza – hanno qualcosa di antico e di chi ha lavorato sodo, ma gli occhi sono quelli di un ragazzo ancora appassionato. ‘Mototecnica srl’ la scritta che ti accoglie sulla porta, ma dentro è un’esplosione di marchi: Suzuki, Husqvarna, Suzuki Valenti, Malaguti, Honda, Beta, Nox, Micro Car. Tratta pure motoveicoli di tutti i tipi, dallo stradale allo scooter, enduro, trial, supermotard, minibike, ai quad di tutte le marche e cilindrate, per arrivare alle macchinette con e senza patente. Vasta è la scelta espositiva anche per quanto riguarda l’abbigliamento, accessori e ricambi, tutti delle migliori marche.

E’ una storia italiana quella che rimane sul taccuino alla fine dell’intervista svolta proprio nella sua azienda. Di quelle storie che altrove sarebbero portate ad esempio ed insegnate ai giovani e che invece qui in Italia pochi conoscono. Ma Bastianini quasi si prende la colpa: “Sono nato in campagna, da subito ho lavorato nei campi per aiutare la famiglia… sicuramente sono io che non mi so vendere bene” dice sorridendo.

Mototecnica, con circa 1.000 moto vendute all’anno, da qualche tempo è sbarcata anche nel circuito sportivo, conquistando importanti traguardi e trofei: “Ho sempre avuto la passione per le moto, dai 14 anni nel giardino di casa ho cominciato a smontare e rimontare motori e da allora non ho smesso. Amo le moto, gareggiare, è stata la mia passione e sono stato fortunato perché lavorando duro alla fine ho realizzato qualcosa di importante”.

Da meccanico a pilota: a 17 anni scatta la voglia di gareggiare nel motocross ma c’è l’ostacolo della mamma, che ha paura e non concede il permesso al figlio minorenne: “E’ stata dura con lei, ci ho messo due anni per convincerla e farmi comprare la moto. Ho cominciato le gare… La prima volta mi sono presentato con le gomme lisce, senza occhiali… un disastro, ma comunque mi sono piazzato al terzo posto. Poi le prime vittorie, ho partecipato a tanti campionati, ho corso pure a 50 anni contro giovani di 18 anni, ho all’attivo ben 31 licenze di pilota”.

E proprio sulle piste da cross, tra un salita e una discesa, a 28 anni Bastianini incrocia lo sguardo di Roberta Pierantozzi, sorella di un suo amico che stava lì a fare il tifo: “Non siamo sposati, ma io e Roberta stiamo insieme da 33 anni – dice fiero Pierluigi- è sempre stata al mio fianco, veniva alle gare con tutta la famiglia. In tutti questi anni di lavoro il successo di Mototecnica, oltre al mio incredibile team, è merito suo, è lei che tiene la barra dritta e interviene per correggere le mie mancanze”.

Qual è il segreto del successo di Mototecnica? La sede è a Rieti ma la conoscono e chiamano da tutta Italia… “La disponibilità – risponde senza esitazione Bastianini- per noi i clienti, che in tutti questi anni sono diventati tanti e che non ci hanno abbandonato, non vengono mai lasciati soli. Se uno ha un problema noi ci siamo, vuol comprare una moto e ne ha una usata? La prendiamo noi. La compra e dopo un po’ si stanca, gliela cambio con un altro modello. Non lo dico per dire, in tutti questi anni anche grazie alle tante gare in giro per l’Italia mi conoscono in tanti, c’è fiducia e siamo una garanzia”.

Il giornalista è testimone di un fatto: durante i 30 minuti di intervista il cellulare ha squillato di continuo e Bastianini ha sempre risposto, scusandosi e promettendo di richiamare a breve. Non è proprio l’imprenditore che se ne sta a guardare gli altri che lavorano: gira per la sua azienda, parla con i clienti e li invita a fare un giro di prova, li consiglia sul modello che con l’occhio da esperto già sa che ‘calzerà’ a pennello.

Il discorso si sposta sul rilancio dell’Italia, su quello che il Governo sta facendo e gli imprenditori aspettando: “Non ci giro intorno, qui in Italia l’impresa è soffocata dal peso delle tasse, sono troppe e arrivano ancor prima di cominciare qualcosa” spiega Bastianini, che ai politici chiede di copiare gli altri paesi che crescono e creano occupazione con la ‘flat tax’.

La passione per i motori e le gare del papà si è trasmessa anche al figlio Simone che a 20 anni ha già vinto gare importanti. Ma il ragazzo lavora anche in azienda: “Simone è come sua madre Roberta – dice Pierluigi con occhi fieri- sono esigenti e rigorosi. Gli dico: Simone dai lascia stare, lavora meno, goditi di più i tuoi anni… Niente sempre al chiodo”.

E infatti eccolo Simone che carica scatole con pezzi di ricambio sul furgone e poi va a consegnarli a chi sta preparando la propria moto per la prossima gara. Ce la farà Simone a prendere e gestire Mototecnica? “Sì, qui in Italia ci potrà vivere – risponde il papà- fuori dall’Italia sarebbe un leader. Un ragazzo, meccanico della mia officina, è partito per l’Australia, adesso lì è capo meccanico della Ducati. Il futuro lo vedo difficile, per me l’Unione europea ci vincola troppo, troppe restrizioni alla nostra creatività, ai nostri prodotti eccellenti, troppo permissiva con quelli che non devono rispettare le regole e ci invadono con le loro schifezze”.

Sta alla larga dalla politica, il cronista lo stuzzica più volte ma lui non si sbilancia: “Ho clienti di tutti i ‘colori’, ragiono da imprenditore e mi piacciono le persone che realizzano, che fanno e creano, non quelle che parlano solo”. La guerra in Ucraina? “Una tragedia, spero finisca il prima possibile”, dice Bastianini, preoccupato “per i tanti profughi che arriveranno anche da noi”.

Alla fine rivela un segreto: l’uomo dei motori se la cava alla grande anche in cucina: “Non ci credi? Porta chi vuoi, vi invito e cucino la mia gricia col vero guanciale di Amatrice, il pollo con i peperoni, i fagioli con le cotiche. Non temo giudizi, anche in famiglia, gli amici e i clienti me lo riconoscono, sono un bravo cuoco”. E Roberta ai fornelli? “Anche lei è molto brava, il suo riso ai carciofi e limone è imbattibile”. Pierluigi Bastianini classe ’63, l’uomo dei motori da corsa, di quelli che non si fermano mai.

Redazione Radici

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