Missione in belgio del vice capo della polizia italiana
Qui, Rizzi è intervenuto sull’expertise italiana in materia di contrasto alla criminalità organizzata, con particolare riferimento alla proiezione internazionale della ‘ndrangheta, e sulle più recenti iniziative di cooperazione di polizia avviate a livello bilaterale ed europeo dal nostro Paese in questo senso.
Il seminario è stato introdotto da un intervento dell’Ambasciatore d’Italia in Belgio, Francesco Genuardi, che ha sottolineato l’importanza della cooperazione di polizia col Belgio quale ulteriore strumento per rafforzare le relazioni bilaterali e per intensificare il dialogo anche a livello accademico; la Ministra dell’Interno del Belgio, Annelies Verlinden, tramite un video messaggio, ha invece illustrato la rinnovata attenzione che le Autorità di polizia belghe attribuiscono alla lotta alla criminalità, tramite la creazione di un’unità anti-mafia ad hoc, e l’importanza che annettono alla collaborazione con le Autorità italiane competenti.
Durante il seminario, Rizzi ha evidenziato le metamorfosi della criminalità organizzata attraverso le nuove forme di corruzione, collusione e sofisticati sistemi di riciclaggio, la sua digitalizzazione con l’uso di piattaforme criptate, la sua globalizzazione in tutto il mondo. Il Vice Capo della Polizia ha poi sottolineato la necessità di una cooperazione giudiziaria e di polizia sempre più integrata per garantire la sicurezza dei cittadini ed evitare l’inquinamento dei mercati economici e finanziari.
Il seminario con l’Ateneo di Lovanio si colloca nell’ambito di un rafforzamento dei rapporti tra l’Ambasciata bilaterale a Bruxelles e le principali realtà universitarie belghe, anche nell’ottica di una più ampia valorizzazione in Belgio delle azioni portate avanti dall’Italia sui temi del rispetto della legalità e della lotta contro la criminalità organizzata. (aise)