Mosca riorganizza le truppe e avanza nel Donetsk
Secondo l’intelligence militare britannica le forze russe probabilmente stanno attraversando una fase di riorganizzazione prima di riprendere operazioni offensive su larga scala. Kiev afferma che le forze armate ucraine continuano a difendere le città di Mariupol e Chernihiv
Il ventottesimo giorno di ostilità in Ucraina si apre con “un campo di battaglia per lo più statico” con “le forze russe che probabilmente stanno attraversando una fase di riorganizzazione prima di riprendere operazioni offensive su larga scala”. È quanto si legge nel nuovo bollettino dell’intelligence militare britannica sul conflitto in Ucraina.
Secondo la Difesa di Londra, “le forze russe stanno cercando di avvolgere le forze ucraine nell’Est del Paese mentre avanzano nella direzione di Kharkiv nel Nord e di Mariupol nel Sud” e, a Sud Ovest, “stanno ancora cercando di aggirare Mykolaiv mentre cercano di dirigersi a Ovest verso Odessa”.
A Mariupol, secondo una fonte della Difesa Usa, i militari russi sarebbero entrati in città.
Il portavoce della Difesa di Mosca, Igor Konashenkov, riferisce di 83 obiettivi militari ucraini distrutti dall’aviazione nelle ultime 24 ore e afferma che le forze russe stanno continuando l’avanzata nel Donetsk e sono penetrate per altri quattro chilometri nel territorio ucraino, raggiungendo il villaggio di Novomykhailivka.
Sempre secondo Konashenkov, i militari russi stanno inseguendo le unità in ritirata della cinquantaquattresima brigata meccanizzata separata delle forze armate ucraine.
Le forze separatiste del Donetsk, aggiunge il portavoce, hanno invece preso controllo della località di Verknetoretske e stanno affrontando unità della venticinquesima brigata aviotrasportata ucraina.
Il bollettino dello stato maggiore di Kiev, da parte sua, afferma che le forze armate ucraine continuano a difendere le città di Mariupol e Chernihiv dall’avanzata russa.
Nondimeno, secondo Kiev, i russi avrebbero il controllo del corridoio di terra con la Crimea e bloccano l’accesso al Mar d’Azov.
La Difesa ucraina riferisce poi la distruzione di 17 bersagli aerei russi (6 aerei, 5 droni, un elicottero e 5 missili da crociera) e sostiene che la Russia stia reclutando ex soldati con esperienza di combattimento per compensare le pesanti perdite.
Perdite che, secondo Kiev, ammonterebbero ormai a 15.300 caduti, un numero superiore ai militari sovietici morti in 10 anni di guerra in Afghanistan.
L’esercito ucraino è parso infine confermare le notizie del Pentagono secondo il quale le forze di Kiev avrebbero riconquistato alcuni territori perduti nei dintorni della capitale, nello specifico la città di Makariv.