ROMA – Il 23 marzo 1922 nasceva a Cremona un’icona del cinema italiano: Ugo Tognazzi. Artista di indiscusso talento, esordisce a teatro per poi passare alla tv dove negli anni ’50 raggiunge la popolarità grazie agli spettacoli di varietà in onda sulla Rai, in coppia con Raimondo Vianello. Passa poi al grande schermo, firmando pellicole storiche, tra cui ‘I Mostri’ (accanto a Vittorio Gassman, nell’indimenticabile l’episodio dei pugili), ‘Il vizietto’, ‘La grande abbuffata’ e la saga di ‘Amici miei’, cult popolare da cui sono nati neologismi tutt’ora in uso.
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UGO TOGNAZZI E IL SUO ‘DIRITTO ALLA CAZ…A”
In quest’ultima, realtà e finzione si incontrano, ed emerge tutto l’amore per la vita di Tognazzi, di cui cibo e sesso erano gli indiscussi protagonisti, e la sua goliardia, quella di un uomo che, racconta spesso suo figlio Ricky, rivendicava ‘il diritto alla caz..ta’.
Come quella volta che si finse il capo delle Brigate Rosse, accettando la proposta della rivista satirica “Il Male” , che pubblicò diverse finte prime pagine di giornali che immortalavano il suo falso arresto. Fu un precursore anche in questo, nella creazione di una fake news che divenne un caso. In cinquanta anni di carriera recitò in centocinquanta film, facendo del cinema la sua vita e viceversa, portando i figli (che avrebbero seguito la sua strada) sul set, e il ‘lavoro a casa’, non svestendo mai i panni dei suoi personaggi fino in fondo. Una grande famiglia allargata e anticonvenzionale la sua (soprattutto per l’epoca), composta da quattro ragazzi, tre maschi e una femmina, avuti con tre donne diverse. Anche in questo Tognazzi era un passo avanti.
E poi le enormi cene, a cui erano invitati amici e colleghi, in cui dava prova del suo grande estro di cuoco, improvvisando ricette a cui poi andava dato un voto. E quanto ci restava male se non era quello sperato. Celebre lo scherzo ai suoi danni ordito da Paolo Villaggio che una sera chiese a tutti i commensali di esprimere un giudizio pessimo sulla cena preparata da Tognazzi. Andò via senza parlare, abbandonando i suoi ospiti al tavolo. Era così Tognazzi, considerava il frigorifero, ‘la cappella di famiglia’ e aveva una paura terribile di essere dimenticato. Soffrì verso la fine della sua carriera, quando il telefono non squillava più come prima e ‘ripiegò’ sul teatro, dove, manco a dirlo, riscosse un enorme successo con ‘L’avaro’ di Molière.
Al cinema è stato diretto da registi del calibro di Ettore Scola, Mario Monicelli, Bernardo Bertolucci e anche da un allora giovanissimo Pupi Avati, dal cui incontro nacque un connubio artistico importante e una profonda amicizia. Se n’è andato troppo presto, nel sonno, strappato alla vita non ancora settantenne da un male repentino. Ad abbracciarlo il giorno dei funerali nella Chiesa degli artisti a Roma una folla immensa, che aveva fatto ridere e commuovere, trasformando i suoi freaks in amici (nostri). Indimenticabile ed emblematico il suo discorso a Cannes nel 1981, quando, dopo svariate candidature accumulate negli anni, vinse finalmente la Palma d’oro con ‘La tragedia di un uomo ridicolo‘. “È uno scherzo? Se lo è vado a suicidarmi sulla croisette con una forchetta, e gli spaghetti, naturalmente”. No Ugo, è impossibile dimenticarti.
NEL CENTENARIO DELLA NASCITA, LA PROGRAMMAZIONE SPECIALE DELLA RAI
Ironico, “cattivo”, interprete dal drammatico al grottesco, cinico e anticonformista: mercoledì 23 marzo – a cento anni dalla nascita – la Rai dedica a Ugo Tognazzi una programmazione speciale, tra cinema e tv.
Su Rai 2 parleranno di Tognazzi “I fatti vostri”, con il professore Umberto Broccoli, e “Detto Fatto”. Tutte le testate giornalistiche radio e tv saranno impegnate con servizi e approfondimenti a raccontare la figura di un attore che ha attraversato tante stagioni del cinema italiano, ma è stato anche protagonista sul piccolo schermo di momenti indimenticabili nei varietà, accanto a colonne dello spettacolo come Raimondo Vianello o Walter Chiari. RaiNews24, in particolare, il 23 marzo alle 9.30 manderà in onda lo “Speciale Ugo Tognazzi”, trenta minuti sul maestro del sarcasmo e dell’irrisione.
Rai Movie ha selezionato per la giornata alcuni film che hanno Tognazzi per protagonista. Alle 19.10 “I nuovi mostri”, commedia satirica a episodi di Dino Risi, Ettore Scola e Mario Monicelli; Alle 21.10 “Primo amore”, in cui l’attore cremonese viene di nuovo diretto da Dino Risi; e alle 23.40 “Telefoni bianchi”, sempre di Dino Risi con Tognazzi accanto a Vittorio Gassman. Alle 23.15, infine, “Movie Mag” lo ricorderà con filmati di repertorio e testimonianze.
Su Rai Storia, alle 21.10, “Storie della tv. Ugo Tognazzi” – di Simona Fasulo con la partecipazione di Aldo Grasso – proporrà un profilo della carriera dell’attore anche attraverso le interviste ai figli Gian Marco e Maria Sole, e al regista Pupi Avati. Lo storico del teatro Nicola Fano, inoltre, si soffermerà sul tipo di comicità di programmi televisivi come “Un due tre”, mentre il critico cinematografico Mario Sesti analizzerà il linguaggio del corpo e la gestione della fisicità di Ugo Tognazzi. Rai Cultura presenterà anche lo speciale online “Omaggio a Ugo Tognazzi” (www.raicultura.it/speciali/omaggioaugotognazzi) con filmati d’epoca, interviste, sketch degli anni ’50 e ’60, tante fotografie e alcuni dei suoi film.
RaiPlay ricorderà Tognazzi mettendo a disposizione 21 film come “Io la conoscevo bene”, che gli valse il Nastro d’Argento. Tra i titoli anche “Il supertestimone”, “Un magnifico cornuto”, “Signore e signori, buonanotte” e “Sua Eccellenza si fermò a mangiare”. Nella sezione Teche, inoltre, sarà proposta l’antologia “Tognazzi à la carte”, con 12 contributi dagli archivi Rai (1954-1959). Televideo metterà in evidenza la ricorrenza a pagina 407.
Molte le trasmissioni radiofoniche dedicate, come “Mix delle 5” su Radio 1 e in particolare su Rai Radio 2: “i Lunatici”, “Ruggito del Coniglio”, “Numeri Uni” e “Non è un Paese per Giovani”. Su RaiPlay Sound verrà pubblicata una serie podcast di quindici puntate con i personaggi interpretati da Tognazzi a “Gran Varietà” tra il 1967 e il 1978, tutti diversi eppure tutti efficaci nella satira, nello strappare una risata e scherzare sulle manie umane. Sempre Radio 2 realizzerà una puntata speciale di “Pezzi da 90” in cui la figlia dell’attore, Maria Sole, ricorderà la passione del padre per la buona cucina. Radio 3 parlerà di Tognazzi in “Wikiradio” con le parole di Emiliano Morreale e “Il Cinema alla radio” di “Hollywood Party” lo ricorderà con Enrico Magrelli nella puntata del 27 marzo, che analizzerà “Il vizietto” di Édouard Molinaro, in cui il ruolo di Tognazzi lanciò una sfida alla morale dell’epoca. Su RaiPlay Sound si potranno ascoltare anche le puntate d’archivio dedicate a film come “I motorizzati” o “Straziami ma di baci saziami”.
POSTE: “FRANCOBOLLO DEDICATO A UGO TOGNAZZI NEL CENTENARIO NASCITA“
È stato emesso oggi dal Ministero dello Sviluppo Economico un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “le Eccellenze dello spettacolo”, dedicato a Ugo Tognazzi, nel centenario della nascita, relativo al valore della tariffa B pari a 1,10 euro. Tiratura: trecentomila esemplari. Foglio da quarantacinque esemplari. Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente. Bozzetto acura di Francesco Di Pietro.
La vignetta raffigura un ritratto di Ugo Tognazzi in primo piano su uno sfondo in cui s’intravedono alcune pellicole cinematografiche; in alto a destra spicca l’icona stilizzata di un ciak.
Completano il francobollo la legenda “UGO TOGNAZZI”, le date “1922- 1990”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.
L’annullo primo giorno di emissione sarà disponibile presso l’ufficio postale di Cremona centro. Il francobollo e i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi saranno disponibili presso gli Uffici Postali con sportello filatelico, gli “Spazio Filatelia” di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona e sul sito poste.it.
Per l’occasione è stata realizzata anche una cartella filatelica in formato A4 a tre ante, contenente una quartina di francobolli, un francobollo singolo, una cartolina annullata ed affrancata e una busta primo giorno di emissione, al prezzo di 15 euro.