Su richiesta di Fratelli d’Italia, la risoluzione è stata votata per parti separate. La premessa è stata approvata con 194 voti, 29 contrari e 4 astenuti. Il testo del dispositivo, ad eccezione del paragrafo 10 è stato votato con 212 voti a favore, 12 contrari e 3 astenuti. Il paragrafo 10, infine, ha ottenuto 194 ok, 29 no e 4 astenuti. Il paragrafo 10 del dispositivo, non votato da FdI, prevede l’impegno al Governo a intensificare i rapporti con Pechino, in vari campi, in vista del vertice Ue-Cina del 1 aprile.
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CHI MANCAVA AL SENATO PER IL VOTO
Sono in totale 93 i senatori che non hanno partecipato alla votazione della risoluzione di maggioranza sull’Ucraina, compresi i senatori assenti perché in missione. 22 sono del gruppo di Fi-Bp-Udc, dei quali 13 assenti per missione. 19 sono le assenze dei 5 Stelle, 10 dei quali in missione. Assente ma non in missione in particolare il presidente della commissione Esteri del Senato Vito Petrocelli, che è entrato in rotta di collisione con il M5S di cui fa parte chiedendo di uscire da “un Governo interventista” e dichiarando che non voterà più la fiducia all’esecutivo Draghi.
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16 gli assenti nella Lega, 10 dei quali in missione. Non ha votato e non risulta in missione Matteo Salvini. 18 le assenze nel Gruppo misto, 5 delle quali in missione. 6 gli assenti del Pd, 4 dei quali in missione. 4 le assenze in FdI, 2 delle quali in missione. 5 assenti in Italia viva, 2 dei quali in missione, ma tra questi non c’è Matteo Renzi che pure non ha votato. 3 assenti nel gruppo delle autonomie, tra questi Pierferdinando Casini, che risulta in missione insieme a Napolitano.
In totale gli assenti ingiustificati, cioè non in missione sono stati 44, così suddivisi per gruppi: 9 del M5S, 6 della Lega, 9 di Fi-Bp-Udc, 13 del Misto, 2 Pd, 2 Fdi, 2 Iv-Psi, 1 delle Autonomie.