Per sempre l’ora legale per la crisi energetica e climatica?

Per sempre l’ora legale per la crisi energetica e climatica?
Effetti positivi sulla salute umana e del pianeta pari a 2 milioni di nuovi alberi

Nell’ormai sempre più lontano luglio 2018, dopo una consultazione pubblica online accessibile a tutti i cittadini dei Paesi membri dell’Unione, il Parlamento Europeo ha approvato con l‘84% dei voti favorevoli l’abolizione dell’obbligo del cambio di orario due volte l’anno, lasciando di fatto liberi i vari Stati di scegliere se optare per l’ora solare o legale.

“E’ giunto il momento che l’Italia si pronunci per il passaggio all’ora legale consentendoci di guadagnare un’ora di luce e calore solare ogni giorno: la crisi energetica in atto deve far rompere ogni residuo indugio verso questa decisione che già risultava impellente in funzione di mitigazione dei cambiamenti climatici dovuti alle emissioni in atmosfera”.

Non ha dubbi il Presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale Prof. Alessandro Miani, secondo il quale “il risparmio energetico derivante dall’adozione permanente dell’ora legale consentirà di tagliare le emissioni climalteranti per un totale di 200.000 tonnellate di CO2 nel solo 2022: si tratta dello stesso beneficio che otterremmo piantando 2 milioni di alberi, con conseguenze positive sulla salute oltre che risparmi economici dovuti alla riduzione della combustione di fonti fossili per illuminazione e riscaldamento”.

Di queste ore i dati diffusi da Terna, che quantificano in 420 milioni di kilowattora l’energia elettrica risparmiabile nei prossimi 7 mesi del 2022 grazie all’arrivo dell’ora legale dal prossimo 27 marzo, per risparmi pari a 190 milioni di euro. Negli ultimi quindici anni, il minor consumo di elettricità ammonta solo per l’Italia a 10 miliardi di kilowattora, per un totale di 1,8 miliardi di euro risparmiati.

Redazione Radici

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