La missione di Erdogan al vertice Nato

La missione di Erdogan al vertice Nato

Il presidente turco ha incontrato Macron, Draghi, Sanchez e Boris Johnson. Meeting con al centro il conflitto in corso, le contromisure da prendere per ridurre al massimo le conseguenze economiche della guerra e le ricadute in ambito di sicurezza ed energia

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, da settimane attivissimo sul fronte diplomatico nel tentativo di mediare nella guerra in Ucraina, ha approfittato del vertice Nato a Bruxelles per incontrare il presidente francese Emmanuel Macron, ma anche il premier italiano Mario Draghi, spagnolo Pedro Sanchez e inglese Boris Johnson.

Erdogan è partito a capo di una delegazione che comprende il ministro degli Esteri Mevlut Cavusoglu, il ministro della Difesa Hulusi Akar. Obiettivo del presidente turco far valere la posizione della Turchia, che ha mantenuto un dialogo aperto con entrambe le parti in causa del conflitto, dialogo che le ha permesso di imbastire un tentativo di mediazione tra le parti che ha l’obiettivo di portare allo stesso tavolo i presidenti di Russia e Ucraina, Vladimir Putin e Volodimir Zelensky.

Non è un caso che Erdogan abbia incontrato per primo Macron, altro leader all’interno della Nato ad aver dialogato direttamente con Putin nei giorni del conflitto spingendo per una soluzione politica del conflitto. Erdogan e Macron hanno messo da parte le polemiche degli ultimi anni e hanno avuto un faccia a faccia in cui hanno ribadito l’importanza di dare la priorità all’opzione diplomatica.

A margine del summit Erdogan ha intrattenuto dei colloqui con Draghi, Sanchez, Boris Johnson e il primo ministro estone Kaja Kallas. Incontri con al centro il conflitto in corso, le contromisure da prendere per ridurre al massimo le conseguenze economiche della guerra e le ricadute in ambito di sicurezza ed energia, materie su cui Erdogan fa valere la posizione della Turchia, fianco est della Nato e guardiano degli stretti che danno accesso al Mar Nero.

Allo stesso tempo Erdogan mette sul tavolo il peso acquisito in ambito diplomatico, dopo che lo scorso 10 marzo ad Antalya la Turchia ha mediato durante un incontro tra i ministri degli Esteri di Russia e Ucraina, Sergej Lavrov e Dimiti Kuleba.

Niente tregua, ma rimane l’unico incontro di alto livello dall’inizio della crisi. Mediazione effettuata dal ministro Cavusoglu, che ha poi incontrato Lavrov a Mosca e Kuleba a Lviv la settimana seguente, mentre Erdogan ha parlato al telefono sia con Zelensky che con Putin.

Negli stessi giorni il presidente turco ha inoltre accolto in Turchia il premier greco Kyriakos Mitsotakis, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il presidente polacco Andrzej Duda e il premier olandese Mark Rutte.


AGI 

Redazione Radici

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.