AOSTA – Un medico, una mascherina e un uccellino, scalfiti nel legno, per ricordarci che siamo noi uomini, con il nostro lavoro e il nostro ‘fare’, a poter sconfiggere i grandi problemi del mondo, come la pandemia. Questo il significato che si cela dietro alla scultura donata dagli assessorati regionali allo Sviluppo economico e alla Sanità all’Usl della Valle d’Aosta, per ricordare lo straordinario impegno dei sanitari valdostani nella gestione dell’emergenza sanitaria.
La cerimonia di scopertura dell’opera, installata nell’atrio dell’ospedale Umberto Parini di Aosta, si è tenuta questa mattina. A realizzarla è stato l’artista valdostano Simone Allione, nell’estate 2020, in occasione dell’evento “Scultura dal vivo: la mémoire d’une pandémie”.
La statua rappresenta un medico che tiene in mano un uccellino, intento a rubargli una mascherina: “La cosa importante per me era riuscire a rappresentare la pandemia senza cadere nel tragico, perchè non è del mio essere, ma affidare alla mia opera un messaggio di speranza”, afferma l’artista. “Come nelle più grandi opere delle storie dell’arte- aggiunge- il medico è l’eroe, il Perseo della situazione, che combatte contro il nemico, la pandemia, per liberare tutte le persone”.
Oltre all’artista, alla cerimonia erano presenti anche gli assessori regionali allo Sviluppo economico, Luigi Bertschy, e alla Sanità, Roberto Barmasse, e il direttore generale dell’Usl Massimo Uberti. “Questo dono rappresenta un segno di vicinanza molto importante per i sanitari impegnati in questi due anni tragici- afferma Uberti- e abbellirà questo atrio, luogo di lavoro ma anche di accesso dei cittadini alla sanità valdostana”. Aggiunge Uberti: “La situazione epidemiologica in questo momento è meno grave ma è vero che la pandemia è ancora presente tra di noi e proprio in questi giorni abbiamo una leggera recruduescenza: siamo sempre in allerta per affrontare la pandemia e riaccellerare sulle altre prestazioni che non sono quelle Covid ma sono comunque altrettanto importanti”.
La scultura “è un ringraziamento tangibile e reale per il lavoro svolto dai sanitari valdostani- gli fa eco l’assessore Barmasse- ovviamente non è sufficiente, ma avolte avere dei simboli che ricordino ciò che è stato fatto è importante”. E aggiunge: “questa statua è anche un simbolo di speranza affinché gradualmente si esca da questa emergenza sanitaria per poter tornare a programmare, a lavorare in serenità e a fare il nostro lavoro nel migliore dei modi”.
Per l’assessore Bertschy, questo simbolo scalfito nel legno rappresenta “l’incontro tra il mondo dell’artigianato e le competenze della medicina e della scienza, a testimonianza che questa comunità, quando vuole, sa mettere insieme le sue risorse per affrontare insieme i problemi e risolverli”. La cerimonia si è conclusa con la benedizione della statua da parte del cappellano dell’ospedale, don Isidoro.