L’Ue farà scorte di medicinali contro le minacce chimiche e nucleari
Bruxelles avvierà operazioni di stoccaggio di dispositivi di protezione e medicinali per rafforzare le proprie difese
L’Unione europea avvierà operazioni di stoccaggio di dispositivi di protezione e medicinali per rafforzare le proprie difese contro incidenti chimici, nucleari e biologici. Le forniture che arrivano nel contesto della guerra in Ucraina, secondo quanto riporta l’agenzia Reuters, includeranno anche attrezzature per la decontaminazione, guanti, mascherine e altro materiale per la difesa chimica, biologica, radiologica e nucleare, hanno rivelato all’agenzia britannica due fonti con familiarità sul tema.
Lo stoccaggio dovrebbe durare settimane, forse anche alcuni mesi, e servirebbe a espandere le riserve a disposizione dei Paesi Ue, ma anche per includere i Paesi partner, a partire dall’Ucraina. L’inizio delle operazioni di stoccaggio per migliorare la preparazione Ue nell’area di minacce chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari era stato anticipato da un portavoce della Commissione europea lo scorso 21 marzo in un briefing con la stampa.
“Il lavoro di preparazione è antecedente alla guerra scoppiata in Ucraina“, aveva garantito il portavoce. Tuttavia, secondo la Reuters, ad aver spinto la Commissione europea ad intervenire sulle riserve di dispositivi medici e di farmaci sarebbe stata, almeno in parte, la preoccupazione che possano verificarsi incidenti nucleari o altri eventi gravi in Ucraina. Un timore che emerge anche dai verbali, resi pubblici questa settimana, di due riunioni di esperti sanitari dell’Ue che si sono tenute a marzo. Proprio durante una di queste riunioni, ha precisato la Reuters, la Commissione ha fatto sapere che circa venti Stati membri dell’Ue hanno scorte di pillole di iodio, utili in caso di fuoriuscita di radiazioni.