Storie vere: da Contrasto la prima edizione italiana del libro di Sophie Calle
Work in progress unico nel suo genere, Storie vere, uscito in Francia nel 1994 e poi regolarmente ristampato in versioni arricchite e rielaborate, presenta i brevi testi e le immagini che Sophie Calle ha raccolto nell’arco del tempo come un diario intimo molto particolare.
Una piccola “summa” dei suoi lavori, un taccuino della sua vita fatto di pensieri, ricordi, incontri dove, per ogni breve testo, un’immagine completa il frammento di esistenza che Sophie desidera condividere.
Reminiscenze dell’infanzia, il rapporto con i genitori, con il marito, pensieri, esperienze insolite, giochi dissacranti, humour e malinconia: il suo taccuino esistenziale è ricco di aneddoti, di profondità e divertimento.
Con il suo lavoro Sophie Calle riporta il mondo privato dell’artista nel contesto pubblico dell’arte ridefinendo in qualche modo la nozione stessa di fiction.
Con linguaggio preciso e sobrio, a volte leggero, altre invece serio e drammatico, le storie che Sophie Calle ci racconta tracciano il suo percorso di donna e artista fuori dal comune, abituata a muoversi in territori dove finzione e verità si intrecciano e si confondono.
Dalla fine degli anni Settanta Sophie Calle ha sviluppato le sue recite-finzioni a carattere autobiografico accompagnate da fotografie giocando con tutte le combinazioni possibili tra testo e immagine, realtà e messa in scena.
Sophie Calle ha reso tutta la sua vita una specie di autobiografia in tempo reale, di cui puntigliosamente ha tenuto per anni memoria raccontando sé stessa, mettendo in scena il suo corpo e attraverso questo le sue paure, i suoi problemi, le sue aspirazioni, i suoi sogni.
Storie vere è una sintesi di tutto il suo percorso artistico e biografico.
Sophie Calle (Parigi, 1953) è una fotografa, scrittrice e artista francese. È stato un viaggio negli Stati Uniti a dare inizio alla sua carriera artistica, nonostante abbia spesso affermato di essersi avvicinata all’arte durante la Biennale di Parigi del 1980, grazie all’incontro con Bertrand Lamarche-Vadel.
Lavorando tra Stati Uniti, Venezia e Francia, l’artista narra le sue storie private e quelle delle persone che incontra nel suo cammino. Da più di 30 anni trasforma la sua vita, in particolare i momenti più intimi, in opere d’arte, utilizzando diversi mezzi artistici (libri, foto, video, film, performance…).
Nel 2004 il Centre Georges-Pompidou le ha dedicato una mostra intitolata “M’as tu vue” ed è la regista del film “No Sex Last Night”. Nel 2007 Sophie Calle ha rappresentato la Francia alla Biennale di Venezia con l’opera “Abbia cura di lei”. Nel 2010 le è stato assegnato il prestigioso Hasselblad Award.