Le associazioni metano-auto: “Governo intervenga o sciopero 4-5-6 maggio”
“Da ottobre stiamo chiedendo interventi, non attenderemo oltre il primo provvedimento utile”
ROMA – “Da ottobre stiamo chiedendo interventi, non attenderemo oltre il primo provvedimento utile. Chiediamo una diminuzione dei prezzi di vendita di questo carburante al pubblico, primo tra tutti una riduzione dell’Iva dal 22% al 5%, già accordata per gli usi civili e industriali, cui si aggiunge l’estensione del credito d’imposta per gli autotrasportatori anche al CNG. Nel caso in cui nel prossimo provvedimento utile dovessero essere nuovamente ignorate le istanze presentate, il settore andrà in sciopero il 4, 5, 6 maggio 2022“. Lo annunciano i presidenti di Assogasmetano, Assopetroli-Assoenergia e Federmetano in conferenza stampa.
“Il settore del metano per autotrazione – ribadiscono Flavio Merigo, presidente per Assogasmetano, Andrea Rossetti, presidente per Assopetroli-Assoenergia e Dante Natali, presidente per Federmetano – chiede un sostegno alle Istituzioni per contrastare l’impennata del prezzo del gas naturale, che da mesi si è abbattuta sul comparto e che si è acuita dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina”.
Le associazioni chiedono di “salvaguardare un’eccellenza italiana, che tanto ha dato e molto può ancora dare al Paese in termini economici, ambientali e occupazionali. La filiera del metano per autotrazione conta, infatti, nel nostro Paese circa 20.000 addetti, oltre 1.500 punti vendita, 1.100.000 famiglie a basso-medio reddito, autotrasportatori e aziende di trasporto pubblico locale che hanno scelto il metano per la loro mobilità”.