Ricercatori italiani all’estero sono un vanto per il Paese’
«L’Italia crede fermamente, oggi più che mai, nel valore della ricerca scientifica come strumento imprescindibile per lo sviluppo economico e sociale del Paese». A dirlo il ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, in occasione della Giornata della ricerca italiana nel mondo che ricorre oggi.
«E i grandi risultati scientifici ottenuti dall’Italia manifestano con chiara evidenza il pregio dei nostri ricercatori», ha spiegato il Ministro aggiungendo: «Se vogliamo consegnare alle prossime generazioni un futuro all’altezza delle loro aspettative, dobbiamo promuovere e supportare con decisione e senza esitazioni la ricerca scientifica perché deve essere chiaro che questi investimenti sono una garanzia per il futuro».
«La fase che stiamo vivendo è molto delicata», ha proseguito il Ministro Messa, «nei prossimi mesi sarà necessaria un’azione coordinata per procedere alla reale implementazione di quanto teorizzato nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, il Pnrr.
Le risorse che sono disponibili restituiranno una nuova linfa al sistema della ricerca italiana e aiuteranno così il nostro Paese nella transizione verso un futuro sostenibile».
Il Ministro ha poi auspicato: «Consolidare i risultati raggiunti ed essere in grado di affrontare meglio le sfide di domani risulta assai prezioso per un Paese che aspira a una posizione di rilievo nella comunità scientifica internazionale. Non è un caso che l’Italia superi la media europea per la quota di pubblicazioni scientifiche che rappresentano il 10% delle pubblicazioni più citate al mondo.
In questo contesto, i programmi di mobilità e scambio internazionale che garantiscono la crescita umana e professionale del ricercatore e favoriscono la disseminazione culturale, costituiscono uno strumento insostituibile per un approccio di successo alla ricerca e allo stesso tempo rappresentano un potente fattore di dialogo anche in situazioni di crisi».