Obey, make art not war”, a Reggio Calabria
Fino al 5 giugno un viaggio visivo che incrocia quattro punti tematici: donna, ambiente, pace, cultura
È stata inaugurata oggi a Reggio Calabria al Palazzo della Cultura Pasquino Crupi la mostra “Obey, make art not war”, prodotta ed organizzata da MetaMorfosi eventi d’intesa con la Città metropolitana. L’esposizione, curata da Gianluca Marziani e Stefano Antonelli, e che sarà fruibile fino al 5 giugno, propone le opere dell’artista americano Shepard Fairey, più conosciuto come Obey, uno dei street artist più apprezzati al mondo.
La mostra di Reggio Calabria rappresenta un viaggio visivo che incrocia quattro punti tematici: donna, ambiente, pace, cultura, stimolando riflessioni su temi umanitari, su passaggi esistenziali, su utopie sociali, su valori di giustizia al di sopra delle leggi.
Tra le opere in esposizione vi sono serigrafie e litografie provenienti da collezioni private, tra queste, ad esempio, Liberté, Egalité, Fraternité, una litografia del 2018 che Obey realizzò per esprimere la propria solidarietà ai cittadini di Parigi all’indomani degli attentati terroristici che colpirono la città nel novembre del 2015. Come riferimento più immediato all’attualità in mostra a Reggio Calabria proprio l’ultima creazione di Obey dedicata ai recentissimi ed ancora purtroppo attuali venti di guerra che attraversano l’Ucraina e l’intera Europa, il titolo dell’opera è Diplomacy over violence, realizzata dall’artista a ridosso dello scoppio della guerra, è un inno alla pace e alla presa di posizione contro la guerra.