Investire nel nostro pianeta: la giornata della terra 2022
“Invest In Our Planet” (Investire nel nostro Pianeta) è il leitmotiv del 2022 annunciato dagli organizzatori Earthday.org. Quello del 2022 si concentra sull’accelerazione delle soluzioni per combattere il cambiamento climatico e per attivare tutti, governi, cittadini e imprese, a fare la propria parte.
Per risalire alle prime celebrazioni della Terra bisogna andare indietro nel tempo. Le radici dell’Earth Day risalgono infatti all’ottobre 1969, quando John McConnell, attivista per la pace e sostenitore di un mondo più green, durante la Conferenza Unesco a San Francisco, propose di istituire una giornata dedicata alla bellezza del Pianeta. In questo modo McConnell voleva aumentare la consapevolezza di tutti verso questo patrimonio bellissimo e spingere istituzioni e cittadini a prendersene cura.
La proposta di McConnell ottenne molti consensi, e già l’anno successivo si celebrò a San Francisco la prima Giornata della Terra, il 21 marzo 1970. A un mese di distanza, il 22 aprile 1970, venne costituita la giornata della Terra – Earth Day, dal senatore degli States Gaylord Nelson. L’evento, dal carattere prettamente ecologista, coinvolgeva esclusivamente gli Stati Uniti. A renderla una manifestazione internazionale fu Denis Hayes, primo coordinatore dell’Earth Day, che riuscì a far varcare i confini dell’evento, arrivando a coinvolgere più di 180 nazioni.
Erano gli anni in cui l’opinione pubblica sembrava sensibilizzarsi sempre più alle problematiche ambientali e sui rischi legati al petrolio. Una fuoriuscita di greggio da un pozzo della Union Oil, in California, nel 1969 aveva causato la morte di decine di migliaia di delfini e uccelli, facendo sì che molti attivisti iniziassero a chiedere una regolamentazione sulla tutela ambientale che permettesse di prevenire questi disastri.
Nonostante ciò la Giornata della terra rimase a lungo un evento relegato alle scuole e alle comunità statunitensi. Bisogna attendere il 1990 per assistere alle prime celebrazioni mondiali dell’Earth Day. In quell’anno furono infatti ben 141 i Paesi che scelsero di portare l’attenzione del mondo intero sulle conseguenze catastrofiche di comportamenti irresponsabili.
L’evento mobilitò 200 milioni di persone, e segnò l’inizio di gesti concreti per la salvaguardia dell’ambiente in cui tutti viviamo. Gli eventi di quell’anno non solo diedero un enorme impulso alla cultura del riciclo, ma contribuirono in modo determinante ad aprire la strada per il Summit della Terra organizzato dalle Nazioni Unite a Rio de Janeiro, dal 3 al 14 giugno 1992. Nel 2000 la manifestazione si avvale di internet, raggiungendo così ben 183 Paesi e centinaia di milioni di persone in tutto il mondo.
Per il 52° anniversario dell’Earth Day sono molte le iniziative promosse dalle associazioni, anche in Italia. Legambiente, per esempio, propone un pacchetto di 10 impegni per il futuro che coinvolgono governo e cittadini in ugual misura.
Se da un lato infatti ci deve essere l’impegno delle istituzioni verso le rinnovabili, la mobilità sostenibile e l’economia circolare, passando attraverso politiche climatiche più ambiziose, dall’altra anche i singoli possono fare la differenza con i loro gesti quotidiani. Cittadini attenti a una spesa intelligente e a uno stile di vita sano e sostenibile, al riciclo e agli orti urbani, possono avere un ruolo fondamentale insieme al governo nel dare una risposta concreta all’Earth Day 2022, che quest’anno chiama tutti all’azione con lo slogan #investinourplanet.