Il fiume Nistro (Dnestr) separa l’Ucraina e la Transnistria, repubblica separatista della Moldavia non riconosciuta dalla comunità internazionale e dal governo centrale, sotto la forte influenza russa e con soldati russi sul suo territorio. Da parte ucraina, si teme che la piccola repubblica possa, di fatto, entrare in guerra.
Nella città di Kam”janka, nell’Ucraina centrale, alcuni abitanti hanno paura, come Mykolai: “Siamo preoccupati che la guerra ci raggiunga anche qui. Molti dicono che non accadrà, ma chi può averne la certezza? Abbiamo visto tutti cosa è successo a Bucha”.
La diffidenza di Chişinău
Intanto la Moldavia ha convocato l’ambasciatore russo a Chişinău dopo le dichiarazioni di un alto comandante di Mosca, Rustam Minnekayev, sulla volontà della Russia di ottenere il pieno controllo dell’Ucraina meridionaleanche per avere accesso alla Transnistria dove “ci sono prove dell’oppressione della popolazione di lingua russa”.
Il governo moldavo ha ricordato che il paese è ufficialmente neutrale invitando la Russia a rispettare questa condizione.
Verso l’adesione all’Unione europea
Nel frattempo la presidente della Moldavia Maia Sandu ha consegnato al delegato europeo Janis Mazeiks il primo questionario per l’ingresso nell’Unione europea, dopo la richiesta ufficiale di adesione presentata a marzo. “Un passo più vicini alla nostra richiesta di adesione all’Ue. Siamo pronti a fare la nostra parte velocemente e diligentemente per dare alla Moldavia una chance di un futuro migliore, più sicuro e più prospero”, ha scritto la presidente Sandu su Twitter.