Quadrante: per Mosca non ci sono le condizioni per un cessate il fuoco
Kiev smentisce l’accordo con la Russia su un corridoio umanitario per evacuare i civili dell’acciaieria Azovstal di Mariupol
La Russia attualmente non considera possibile l’opzione di un cessate il fuoco in Ucraina e accusa Kiev di non utilizzare i corridoi umanitari offerti da Mosca. La Russia ha annunciato l’apertura di un corridoio umanitario per evacuare i civili dall’acciaieria Azovstal a Mariupol, ma Kiev ha smentito l’accordo.
Almeno cinque persone sono state uccise e altre 18 ferite negli attacchi russi alle infrastrutture ferroviarie nella regione di Vinnytsia, nell’Ucraina centrale, secondo la procura generale ucraina. Il ministero della Difesa russo afferma di aver colpito 56 obiettivi militari con attacchi aerei e altri sei bersagli con missili di precisione. Tra questi ultimi, c’è il deposito di carburante della raffineria di Kremenchuk che, secondo il portavoce Igor Konashenkov, è stato distrutto.
Oltre alla raffineria, fa sapere il governatore dell’Oblast di Poltava, è stata colpita la centrale termoelettrica della città e una persona è stata uccisa. L’offensiva di terra in Donbass, invece, non sembra dare i progressi sperati, probabilmente perché Mosca ha lanciato le truppe all’attacco senza aspettare di riequipaggiarle e riorganizzarle, nel probabile timore che nel frattempo Kiev riceva le armi pesanti promesse dagli Stati Uniti.
È salito a 5,2 milioni il numero degli ucraini fuggiti dalla guerra, secondo l’Onu. Circa 2,9 milioni sono scappati in Polonia. La Romania ne ha accolti 777.000 (molti dei quali provenienti dalla Moldova); la Russia 605.000, l’Ungheria 492.000 e la Slovacchia 355.000. La crisi dei profughi è la più grave patita dal continente europeo dalla fine della Seconda guerra mondiale.
A questi rifugiati vanno aggiunti gli oltre 7,7 milioni di sfollati interni, che portano a 13 milioni il totale degli ucraini scappati, più di un quarto della popolazione. L’Ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani ha indicato inoltre che almeno 2.665 civili sono morti, di cui 195 bambini e 3.053 sono stati feriti, cifre che potrebbero essere in realtà molto più alte.
Le forze ucraine affermano di aver respinto sette attacchi russi nella regione del Donetsk e di aver ucciso un centinaio di soldati nemici. Furiosi combattimenti anche nel Lugansk, l’altra oblast del Donbass in parte in mano ai separatisti filorussi, dove è stata nuovamente colpita la raffineria. Tutta la regione è sotto intensi bombardamenti.
L’esercito di Kiev afferma poi di aver sventato due tentativi di avanzata da due direzioni da Izyum, città della regione di Kharkiv dove Mosca ha ammassato truppe, ridispiegate da altri fronti, per impegnarle nel Donbass. Da quando ha concentrato i suoi sforzi nell’area, le truppe russe impegnate nell’invasione dell’Ucraina hanno però “fatto progressi trascurabili in alcune aree”, osserva l’ultimo aggiornamento dell’intelligence britannica sulle operazioni, “senza sufficienti fattori di sostegno logistico e militare in campo, la Russia deve ancora arrivare a una svolta significativa”.
SUD Il consiglio regionale di Zaporizhzhia si sta preparando alla difesa dopo le notizie secondo cui forze russe ammassate nell’Ucraina centro-meridionale. Secondo gli 007 di Londra, la decisione russa di “assediare, invece di attaccare, l’acciaieria Azovstal di Mariupol”, dove sono trincerati gli ultimi difensori del porto sul Mare d’Azov, “significa lasciare molte unita’ russe bloccate nella città senza poterle ridispiegare”.
“La difesa ucraina di Mariupol ha inoltre sfiancato molte unità russe e ha ridotto la loro efficacia in combattimento”, aggiunge il bollettino. A Sud la Russia sta inoltre concentrando forze nei pressi di Huliaipole, nell’Oblast di Zaporizhzhia, a Nord Ovest di Mariupol, avvertono le autorità ucraine, secondo cui le forze di Mosca stanno allestendo strutture di comando e postazioni di difesa antiaerea nella località, dalla quale continuano a sparare sulle posizioni ucraine. Kiev prevede inoltre nei prossimi giorni un’offensiva russa da Kherson, unico capoluogo finora conquistato dai russi, verso Kryvyi Rih, a Sud Est di Dnipropetrovsk.