Arriva il primo francobollo

Arriva il primo francobollo

L’1 maggio 1840 l’ufficio postale di Londra mette in vendita il Penny Black, il primo francobollo postale del mondo: 600mila esemplari, pari a 2.500 fogli con emissione ufficiale a partire dal 6 maggio in tutto il Regno Unito. L’idea di un francobollo adesivo per attestare il pagamento anticipato della posta venne introdotta dalla “Post Office Reform” presentata nel gennaio 1837 dal politico ed insegnante, sir Rowland Hill. Una idea che gli era balenata in mente scoprendo l’astuzia di due amanti.

Intorno al 1830 si trovava ad attendere il postiglione in un villaggio scozzese. Insieme a lui una bella ragazza in attesa della lettera del fidanzato da Londra. Quando era arrivata la carrozza, e con essa l’anelata lettera, la ragazza aveva però preso la busta in mano e, sospirando, si era rifiutata di pagare lo scellino necessario per ritirarla. Un gesto che aveva fatto andare su tutte le furie il postiglione perché non era la prima volta che la ragazza prendeva la lettera, sospirava e la ridava indietro senza aprirla.

Sir Hill non tardò a capire che la ragazza riusciva a risparmiare il pagamento della lettera interpretando dei segni convenzionali che il fidanzato tracciava sulla busta. Da qui la decisione di riformare l’intero sistema postale britannico introducendo la tariffa anticipata, quella appunto di un penny. Con la comparsa del primo francobollo nacque anche il primo collezionista: lo zoologo John Edward Gray, uno dei padri delle collezioni del Museo di storia naturale di Londra, fece infatti incetta di Penny Black che oggi, valgono, se nuovi, 1600 sterline, se usati oltre 100 sterline.

A proposito del suo utilizzo, esso durò solo un anno perché il suo colore nero, che peraltro si scoloriva nei passaggi di mano, non permetteva di leggere chiaramente gli annulli con inchiostro rosso, che risultavano inoltre facilmente cancellabili.

Un anno che decretò il grande successo della novità postale con una tiratura complessiva di 68 milioni e 158.080 esemplari pari a 283.992 fogli e l’affrancatura di circa 60 milioni di lettere. Quindi, il 10 febbraio 1841, nacque il Penny Red, il Penny rosso, e introdotti timbri ad inchiostro nero. Il ventiseiesimo duca di Crawford, scozzese, appassionato bibliofilo, redasse il “Codice Crawford” nel quale raccolse tutti i documenti relativi alla nascita del primo francobollo, compreso il suo bozzetto originale (datato 1 giugno 1839) con profilo della regina Vittoria, dal 1992 nella collezione di Angelo Bolaffi.

Ancor oggi tutti i francobolli britannici rappresentano, in qualche loro parte, il profilo del monarca regnante e sono gli unici francobolli nazionali privi del nome del paese di emissione. Anche il primo francobollo d’Italia, voluto da Cavour, costo 5 centesimi, emesso nel 1851, con l’effigie di Vittorio Emanuele II, fu nero. 9Colonne

Redazione Radici

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