Premier Giappone : Cina sia responsabile
“Non possiamo più impostare le relazioni con la Russia come in passato”, “l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia è una palese violazione del diritto internazionale, in grado di far vacillare le fondamenta dell’ordine non solo europeo ma dell’intera comunità internazionale, Asia compresa”. Lo dice Fumio Kishida, primo ministro del Giappone e già ministro degli Esteri, in una intervista al Corriere della Sera, la prima a un giornale europeo dall’inizio del conflitto. “Devono essere indagate a fondo le responsabilità della Russia – prosegue -. Alla luce dell’attuale situazione in Ucraina, non possiamo continuare a impostare le relazioni con la Russia come fatto finora.
Per difendere strenuamente le fondamenta dell’ordine internazionale, anche il Giappone ha messo in atto dure sanzioni senza precedenti nei confronti della Russia, e continuerà ad agire con fermezza”. E sul sostegno cinese all’invasione dell’Ucraina e sulle possibili conseguenze per la stabilità del Pacifico sottolinea: “Cambiamenti unilaterali dello status quo tramite un atto di forza, come è stata l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, non devono essere tollerati nella regione dell’Indo-Pacifico, e tanto meno in Asia orientale.
La Cina e la Russia negli ultimi anni hanno mantenuto strette relazioni, intensificando anche la cooperazione militare, e il Giappone sta guardando con attenzione a queste evoluzioni. Per quanto concerne la situazione in Ucraina, anche il nostro Paese in varie occasioni ha sollecitato la Cina ad assumere un atteggiamento responsabile. In collaborazione con il G7 — l’Italia in primis —, e con tutti i Paesi coinvolti, continueremo pertanto a ribadirlo alla Cina in maniera diretta”. Ed evidenzia che “la pace e la stabilità nello Stretto di Taiwan sono fondamentali non solo per la sicurezza del Giappone, ma per la stabilità della comunità internazionale”.
Sottolinea anche che “la Corea del Nord sta effettuando ripetutamente lanci di missili con una frequenza senza precedenti e, il 24 marzo scorso, ha lanciato un missile balistico intercontinentale (ICBM) atterrato a circa 150 km dal territorio giapponese, nella nostra zona economica esclusiva (ZEE).
Tali ripetuti atti da parte della Corea del Nord costituiscono una palese e grave sfida nei confronti della comunità internazionale, nonché una seria e imminente minaccia per il nostro Paese”. 9Colonne