A Tirana si parla di “Falcone e Borsellino 30 anni dopo”
“Coltivare la Memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l’indifferenza e ci aiuta, in un mondo così pieno di ingiustizie e di sofferenze, a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare”, ha affermato la senatrice Liliana Segre.
Il convegno “Falcone e Borsellino, 30 anni dopo” si pone la finalità di coniugare memoria e attualità nel contrasto al fenomeno criminale mafioso e alla cultura che lo alimenta, promuovendo una pedagogia della cittadinanza attiva fondata sugli ideali e i principi ispiratori della Costituzione Italiana.
La memoria è una compiuta assunzione di responsabilità sociale quando diventa esercizio consapevole dei diritti e pratica dei doveri di prossimità civica. La lotta ai poteri criminali impone di consolidare il ponte che unisce il passato al presente per guardare al futuro come un tempo di speranza e di nuove opportunità di coesione politica e sociale.
La narrazione diventa resistenza quando le parole di ieri assumono nel presente una rinnovata forza espressiva e si affermano come esempio e modello.
Il simposio vuole esplorare queste categorie interpretative attraverso un dibattito a più voci, lavorando sia sulla ricostruzione storica del clima di quegli anni sia sulle successive strategie di contrasto normativo, giudiziario e culturale al fenomeno criminale di matrice mafiosa.