Rosa Genoni nella definizione dei canoni del made in Italy
Secondo appuntamento del progetto interdisciplinare “Donne”, ideato dall’Istituto Italiano di Cultura di Amsterdam e organizzato con la collaborazione del New Phoenix Ensemble. La conferenza-concerto avrà luogo il 13 maggio alle ore 19.30 nella sede dell’IIC e sarà dedicata a Rosa Genoni.
Dotata di grande spirito di iniziativa, Rosa Genoni è ancora poco conosciuta al grande pubblico sebbene la sua figura sia stata fondamentale nella definizione dei canoni del Made in Italy.
Valtellinese di umili origini, Rosa comincia a 10 anni come “piscinina” e tuttofare a Milano presso la sartoria di una zia, ma presto diventa sarta e, dopo un apprendistato in Francia, si forma come stilista diventando poi designer e docente. Nel 1905 dirige un corso di sartoria presso la Società Umanitaria di Milano e un anno dopo, all’apice del successo, ottiene il Gran Prix all’Expo di Milano.
Le sue creazioni si ispirano ai maestri dell’arte rinascimentale, ma pensano anche a una donna nuova e indipendente. E non è solo questione di moda: al lavoro Rosa affianca l’attività in favore dell’emancipazione femminile. Entrata in contatto col mondo femminista e con il movimento socialista, si batte insieme all’amica Anna Kuliscioff per la riduzione dell’orario di lavoro e l’istituzione del congedo di maternità. Fautrice di un’appassionata campagna pacifista allo scoppio della Grande Guerra, si impegna in attività filantropiche a sostegno dei profughi.
Nel 1915 è l’unica rappresentante italiana al Congresso internazionale delle donne all’Aja.
Relatrice della conferenza concerto sarà la scrittrice Raffaella Podreider, nipote di Rosa Genoni, accompagnata dal collettivo di musicisti New Phoenix Ensemble con Letizia Maulà al clarinetto, Sylvia Cempini al violoncello e Aliya Iskhakova al pianoforte, che eseguirà gli intermezzi musicali presentando composizioni di contemporanee di Rosa Genoni: Lili Boulanger e Germaine Tailleferre.
Il programma “Donne” è stato premiato (Fonds Podiumkunsten) dal Ministero per la Cultura olandese e dalla Fondazione di Rotterdam “Droom en Daad” per la carriera e il contributo artistico alla città.
“Donne” sarà inciso grazie al contratto discografico ottenuto dalla casa di Monaco di Baviera Farao Classics.