Metsola all’AGI: “Il nostro futuro è in pericolo”
Intervista alla presidente dell’Europarlamento: lo scenario peggiore sarebbe quello di non rispondere positivamente alla domanda di adesione di Kiev. “Dopo il petrolio stop a ogni combustibile fossile dalla Russia. Serve l’impegno di Roma per resistere al Cremlino”. “L’Italia sia leader nell’Unione”
“Il futuro dell’Unione europea è in pericolo a causa dell’invasione russa dell’Ucraina” per questo “l’Ue deve continuare a fare tutto il possibile per porre fine a questa guerra e aiutare il popolo ucraino”. E in testa a ciò che si può fare vi è l’embargo, dopo quello del petrolio, “di tutti i combustibili fossili dalla Russia”.
Sono passati poco più di cento giorni da quando (il 18 gennaio) Roberta Metsola, eurodeputata maltese 43enne, è diventata la presidente del Parlamento europeo. Da allora sono successe cose rivoluzionarie per l’Unione. In un’intervista all’AGI Metsola racconta la sua idea e visione di Europea, del presente e del futuro.
“In questi cento giorni mi sono sentita orgogliosa e onorata di rappresentare tutti i cittadini dell’Unione ma è stato un periodo molto impegnativo”, dichiara. “Quando sono entrata in carica non mi aspettavo che mentre stavamo cercando di superare le conseguenze della pandemia di Covid-19, saremmo stati colpiti dall’inaccettabile invasione russa dell’Ucraina. Questa è la nostra principale sfida, perché questa aggressione è anche contro l’Europa e contro i nostri valori e principi. Il nostro futuro è in pericolo. Ecco perché dobbiamo fare tutto il possibile per porre fine a questa guerra e aiutare il popolo ucraino, come abbiamo fatto fin dal primo momento”, racconta Metsola, prima leader delle Istituzioni Ue a visitare Kiev e che continua a chiedere di avvicinare sempre di più l’Ucraina all’Europa: “Non rispondere alla sua richiesta di status di candidato sarebbe lo scenario peggiore”.
“Ciò che ho imparato da quella visita è che anche se l’Ue ha già fornito molta assistenza logistica, umanitaria, militare e finanziaria, possiamo sempre fare un po’ di più ed è quello che stiamo facendo in questo momento negoziando un nuovo pacchetto di sanzioni”, dichiara. “Sono stati ascoltati gli appelli del Parlamento europeo a fermare le importazioni di petrolio russo. A seguire dobbiamo avanzare verso un embargo completo su tutti i combustibili fossili russi”, esorta Metsola. Ma vanno tenuti in considerazione gli impatti sull’economia europea.
“Stiamo adottando misure per affrontare questa situazione e mitigarne il più possibile le conseguenze”, assicura la leader Ue. “Allo stesso tempo – aggiunge – dobbiamo districare le nostre dipendenze dal Cremlino ponendo fine alle importazioni di petrolio russo e avanzando verso il nostro obiettivo di gas zero dalla Russia. Dobbiamo anche usare questa crisi per creare un’Unione dell’energia tra i 27 Stati membri”. Ma non sarà facile. Anche per questo diventano importanti le richieste dei cittadini europei avanzate con la Conferenza sul Futuro dell’Europa che prevedono, tra l’altro, il diritto d’iniziativa al Parlamento europeo e il superamento dell’unanimità al Consiglio. Per riuscirci sarà necessario modificare i trattati.
“La pandemia di Covid-19 e la guerra in Ucraina ci hanno dimostrato che dobbiamo rafforzare il modo in cui l’Ue opera in materia di politica sanitaria, estera, di difesa ed energetica. Se ciò richiede modifiche anche ai nostri Trattati, allora rispondiamo alle richieste dei nostri cittadini. Niente dovrebbe essere fuori dal tavolo”, evidenziata la politica maltese. E non può esserci un’Unione forte senza un Parlamento europeo forte. “È l’istituzione dei cittadini, tutti i suoi membri sono eletti direttamente dai cittadini e li rappresentiamo, quindi appare naturale che i cittadini chiedano un ruolo più forte per il Parlamento europeo”, conferma Metsola.
“È già uno dei parlamenti legislativi più forti del mondo, con poteri sia legislativi che di controllo. Vorrei che mettesse in uso tutta la sua autorità ed energia per rispondere correttamente e concretamente a ciò che i nostri cittadini si aspettano da noi, sia in materia di salute, che in difesa o energia. Per questo, il Parlamento dovrebbe anche essere dotato del diritto di iniziativa”, aggiunge.
Su questo fronte, a giudicare dal discorso del presidente del Consiglio Mario Draghi al Parlamento europeo, non mancherà il sostegno dell’Italia per una riforma dell’Unione. premier “Draghi è un europeo convinto e l’Italia è un Paese molto rilevante per l’Ue. È uno dei più grandi Stati membri, ha una delle economie europee più potenti e la sua situazione geopolitica è fondamentale per l’Europa. Per tutti questi motivi, l’Italia deve essere leader in Europa”, esorta Metsola. “
Non ci può essere una vera politica comune dell’Ue in materia di migrazione senza l’Italia, l’Ue non supererà la crisi economica provocata dal Covid-19 senza l’Italia e l’Ue avrà bisogno di un continuo impegno attivo da parte dell’Italia nel resistere al Cremlino, a sostegno dell’Ucraina”, sottolinea Metsola. “Ho visitato l’Italia la scorsa settimana, dopo aver incontrato il premier Draghi a Strasburgo, e sono convinta che l’Italia continuerà a contribuire in tutti questi campi”, assicura la presidente dell’Eurocamera.
AGI