Draghi: “Ho chiesto a Biden di chiamare Putin”
Il presidente del Consiglio parla agli studenti della scuola Dante Alighieri di Sommacampagna e ricorda le telefonate con i due presidenti per convincerli a dialogare: dal leader russo solo “non è il momento” mentre “ho avuto più fortuna” a Washington
Il premier Mario Draghi, parlando alla scuola ‘Dante Alighieri’ di Sommacampagna, nel veronese, ha ricordato la telefonata avuta tempo fa con il presidente russo Putin e la visita recente a Washington dal presidente americano Biden. “A Putin ho detto – ha premesso -: ‘la chiamo per parlare di pace’. Lui mi ha detto: ‘non è il momento'”. Ed ancora: ‘La chiamo perché vorrei un cessate il fuoco’. ‘Non è il momento’.
“Forse – ha ricordato Draghi sempre riferendosi alle parole pronunciate a Putin – ‘i problemi li potete risolvere voi due, perché non vi parlate?’, ‘Non è il momento’ è stata la risposta di Putin. “Ho avuto più fortuna a Washington parlando con il presidente Biden” perché “dopo la mia visita negli Stati Uniti i due ministri dei due paesi si sono parlati”
Intanto continuano i lavori del Consiglio d’Europa alla Reggia di Venaria. Di Maio: “Il sostegno a Kiev è la priorità assoluta. Con l’uscita di Mosca si apre una nuova pagina per l’organismo”.
“Nel Donbass c’è l’inferno”, dice il presidente ucraino Zelensky. E il vicecomandante del battaglione Azov: “A Mariupol siamo ancora dentro l’acciaieria”. Altra notte di combattimenti e guerra di posizione tra le forze di Mosca e quelle di Kiev, dopo una giornata, quella di ieri, dove è filtrato un filo di ottimismo tra le cancellerie europee a proposito della riapertura di negoziati diplomatici.
Da registrare la elefonata tra i capi militari di Usa e Russia: fra temi discussi c’è la situazione a Kiev. Biden firmeròà subito il pacchetto di aiuti da 40 miliardi all’Ucraina approvato dal Congresso.
AGI