La star di Hollywood aveva incolpato l’ex moglie di avergli distrutto la carriera e la reputazione con un editoriale sul Washington Post uscito nel dicembre 2018 in cui lo accusava di violenza domestica.
Heard è stata condannata a pagare poco più di 10 milioni di dollari. Depp, a sua volta, dovrà comunque procedere al pagamento di 2 milioni di dollari perché ha perso in uno dei tre punti che gli venivano contestati. Della cifra totale comminata alla ex compagna, 10 sono a titolo di risarcimento danni e 5 sono danni “punitivi”. Questi ultimi sono stati poi ridotti a a 350.000 dollari, il massimo previsto dalla legge nello stato della Virginia.
L’interprete di Pirati dei Caraibi ha citato in giudizio Heard per diffamazione chiedendo 50 milioni di dollari per il titolo di questo articolo del 2018 nel quale non compare comunque il nome di Depp. Ma l’attore ha sostenuto che quelle parole gli sono costate ruoli per cui sarebbe stato pagato milioni.
In seguito alla citazione in giudizio, Heard, attrice e modella, ha contrattaccato chiedendo 100 milioni per le dichiarazioni che l’avvocato di Depp ha fatto sulle sue affermazioni di abuso. Heard e Depp sono stati sposati dal 2015 al 2017. Il processo per diffamazione è in corso da aprile e i giurati hanno ascoltato in tutto oltre 100 ore di testimonianza. Hanno sentito decine di testimoni, inclusa la testimonianza dal vivo di Depp e Heard.
Le reazioni
“La giuria mi ha restituito la vita” ha confessato Depp. “Dopo sei anni, la giuria mi ha restituito la vita. Sono profondamente commosso”, ha scritto la star 58enne su Instagram. “Dall’inizio di questa vicenda il mio obiettivo è stato quello di portare alla luce la verità, a prescindere dall’esito”.
“La delusione che provo oggi supera qualsiasi parola” scrive invece la Heard su Twitter. “Ho il cuore spezzato perché avevo portato una montagna di prove, che però non sono state sufficienti per tenere testa allo sproporzionato potere e all’influenza del mio ex marito“, ha aggiunto l’attrice e modella, secondo la quale la decisione della giuria rappresenta “un ritorno all’epoca in cui una donna che osava parlare contro la violenza domestica veniva pubblicamente umiliata”.