Governo, Brunetta “Un progetto rinnovato può convincere Draghi”

ROMA (ITALPRESS) – “Sono convinto che nessuno debba tirare Draghi per la giacca. Lui sa già cosa deve fare, perchè è quello che ha già fatto per 17 mesi: pensare unicamente al bene del Paese, fare le riforme, attuare il Pnrr e difendere le radici, ossia i valori che ha tutelato instancabilmente finora, permettendo all’Italia […]

Governo, Brunetta “Un progetto rinnovato può convincere Draghi”

ROMA (ITALPRESS) – “Sono convinto che nessuno debba tirare Draghi per la giacca. Lui sa già cosa deve fare, perchè è quello che ha già fatto per 17 mesi: pensare unicamente al bene del Paese, fare le riforme, attuare il Pnrr e difendere le radici, ossia i valori che ha tutelato instancabilmente finora, permettendo all’Italia di recuperare credibilità e reputazione”. Così il ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, in un’intervista al Corriere della Sera.Alla domanda sugli obiettivi a cui puntare, Brunetta risponde così: “Due punti su tutti: l’europeismo “evolutivo”, nel senso inaugurato dal Next Generation Eu, e poi interpretato da lui stesso e da Macron nei discorsi di maggio, e l’atlantismo scevro da ogni ambiguità, tradotto nella vicinanza al popolo ucraino per cercare la pace senza cedere a chi, come Putin, vuole ridisegnare i confini dell’Europa con la forza”.“Nel massimo rispetto, bisogna riconoscere che nessuno dei temi agitati come vessilli nel dibattito politico giustifica una crisi – sottolinea il ministro -. Per di più a pochi mesi dalla conclusione naturale della legislatura, con una legge di bilancio da predisporre e alcune grandi riforme da ultimare. C’è molto ancora da fare, che un governo dimissionario non potrebbe affrontare, nella palude di un Parlamento sciolto e impotente. Senza centrare i 55 obiettivi del secondo semestre 2022 l’Italia rischia di perdere circa 22 miliardi di euro, e altri in futuro”.Dai partiti Brunetta si aspetta “che non pretendano da Draghi più di ciò che Draghi ha dato, ma abbiano la forza di condividere con Draghi una nuova prospettiva. I partiti che si riconoscono nell’agenda Draghi-Mattarella devono rinnovare una chiara e ferma responsabilità verso il Paese, riconfermandosi reciprocamente, e poi manifestando al Quirinale e allo stesso premier le ragioni di una fiducia non più solo emergenziale, ma squisitamente politica, per dare continuità e stabilità all’azione di governo. Il capo dello Stato si troverebbe di fronte a una nuova manifestazione di significativa volontà politica”.
– foto agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).

Redazione Radici

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