Gli Slavi in Italia meridionale
Comunità slave in Puglia e in Sicilia nell’Alto Medioevo
Verso la penisola italiana
Nel Medioevo si possono distinguere due tipi di migrazioni: quelle che interessano gli spostamenti di interi popoli e quelle di piccoli gruppi.
Lo spostamento degli Slavi dai Balcani verso la penisola italiana rientra nella prima categoria.
Gli Slavi arrivano nella penisola Balcanica tra il VI e VII secolo, vicinissimi, dunque, ai confini dell’Italia che al tempo si trovava sotto la dominazione bizantina.
Paolo Diacono, monaco di origine longobarda, narra dell’arrivo degli Slavi nell’Italia meridionale, più precisamente nell’attuale Puglia, nella sua Historia Langobardorum. Gli spostamenti proseguono quando gli Arabi arrivano nel Mediterraneo che affermano, poco dopo, la propria supremazia.
Nella seconda metà del IX secolo gli Arabi attaccano Ragusa e, successivamente, l’Imperatore Basilio I impianta nella Puglia settentrionale alcune comunità slave al fine di fronteggiare la minaccia saracena. Tuttavia, quest’ultimi passeranno dalla parte del nemico abbracciando l’Islam e, proseguiranno il cammino insieme agli Arabi prima in Sicilia e, infine, in Spagna.
Nel Meridione gli Slavi sembrano vivere in tranquillità e, fin dal VII, sembra attestata una via marittima dalla Dalmazia fino al Gargano. Emblematica è la presa di Siponto nel 926 da parte del conte della Zacumia Michele Višević che dà vita a una nuova emigrazione nel Gargano.
Non solo in Puglia, ma anche in Calabria è attestata una presenza slava: nel X secolo un certo Vukašin blocca l’avanzata di Ottone II. In Sicilia, inoltre, risulta un quartiere slavo a Palermo.
Perché gli Slavi arrivano nella penisola italiana
Non ci sono fonti sufficienti per risalire alle motivazioni che spinsero gli Slavi fino alla penisola italiana, tuttavia, alcuni storici associano lo spostamento degli Slavi in Italia alla minaccia saracena. Ciononostante, esistono moltissime testimonianze che confermano la presenza slava nell’Italia meridionale. Gli Slavi si stanziano principalmente nel Gargano e, nell’XI secolo, moltissimi Slavi, principalmente Serbi, portano il titolo di Zupan.
La conquista normanna non determina la scomparsa di comunità slave, anzi, sembrerebbe che Roberto il Guiscardo disponesse per sé un contingente formato principalmente da Slavi e che con esse lottasse contro la parte orientale dell’Impero, Bisanzio.
Gli Slavi continuano a spostarsi nella penisola italiana fino al XV secolo, secolo che vede la propagazione della minaccia ottomana.
Ancor’oggi, in alcune regioni, l’antica presenza slava è attestata mediante l’onomastica e la toponomastica, due dirette testimonianze.