In primo piano Nord Stream e i referendum in Ucraina
La svalutazione della sterlina tiene banco, solo il Washington Post parla ancora delle elezioni in Italia
Le perdite dei gasdotti Nord Stream nel Baltico, da molti governi europei attribuite a un sabotaggio russo, compaiono tra i titoli di molti quotidiani internazionali. In primo piano anche l’Ucraina, con i primi risultati dei referendum organizzati dai russi in quattro regioni dell’Ucraina come preludio a un’annessione che non sarà riconosciuta da nessun governo. Ancora spazio alla forte svalutazione della sterlina causata dagli sgravi fiscali voluti dalla premier Truss. Tra i principali giornali, solo il Washington Post torna sulle elezioni italiane per una riflessione sulla crescita dei populismi di destra in molti Paesi.
Washington Post
Il Washington Post prende spunto dalla vittoria elettorale di Giorgia Meloni per un’analisi più generale sull’avanzata dell’estrema destra non solo in Europa, ma anche negli Usa, con Donald Trump. “Il tipo di populismo di estrema destra che guadagna voti è stato confezionato in modi che mettono una copertura accessibile, quasi amabile, su una filosofia che è completamente l’opposto”, si legge nell’articolo, richiamato in prima pagina, che prosegue: “Meloni guida il partito Fratelli d’Italia, che è un discendente del fascismo del dopoguerra. Ma anche senza l’ombra di Mussolini, la visione nazionalistica di Meloni sarebbe motivo di allarme. Riecheggia la retorica dell’estrema destra in Francia e in Ungheria. Riflette molto di ciò che il Partito Repubblicano qui è arrivato a sposare”. Questa destra propone una “via che, se non ordinata da un Dio cristiano onnipotente, è la cosa più vicina a un santo mandato”, dietro un’apparenza di normalità: “Meloni, 45 anni, è casual. La sua fotografia della campagna la presenta come amichevole, calorosa e un po’ affascinante. Meloni non è disordinata o indisciplinata come Trump o Johnson. Ma la sua retorica può essere altrettanto biliosa, se non di più”, scrive il Post. Tra i titoli della prima pagina, l’Ucraina con la Russia pronta ad appropriarsi dei territori dove si sono tenuti i referendum-farsa, l’intensificarsi del botta e risposta a distanza tra Trump e Biden, che fa ipotizzare una loro voglia di sfidarsi nuovamente nelle presidenziali del 2024, un focus sulla repressione che la dittatura militare conduce in Myanmar mentre il mondo guarda da un’altra parte, l’evacuazione di molte aree della Florida dove sta per abbattersi l’uragano Ian.
New York Times
sospetti sulla Russia per le perdite sottomarine dei gasdotti Nord Stream e fuga dei russi che non vogliono essere arruolati nella mobilitazione proclamata da Putin: questi i due argomenti sui quali il New York Times mette l’accento nella fascia alta della sua prima pagina. “Il Cremlino ha inviato ancora più forze per sostenere il suo vacillante sforzo bellico, ma le unità non sono dirette in Ucraina bensì ai confini della Russia, per affrontare i giovani russi che cercano di unirsi a un esodo dal Paese”, scrive il giornale, e sottolinea che nonostante i rinforzi dei presidi militari frontalieri, le code di chi fugge dall’arruolamento forzato continuano a gonfiarsi ai valichi con la Georgia, il Kazakistan e perfino la Mongolia. I governi georgiano e kazako hanno ignorato le richieste di Mosca di chiudere le frontiere, e permettono l’ingresso dei fuggiaschi. Tra gli altri titoli, i piani di Biden per accorciare i temi di esame delle richieste di asilo, l’urgano Ian in arrivo in Florida e le difficoltà politiche in cui si trova a pochi giorni dall’insediamento la premier britannica Liz Truss per la reazione molto negativa dei mercati al suo piano di tagli fiscali.
Wall Street Journal
La crisi della sterlina e le ricadute sui titoli di Stato britannici sono in primo piano sul Wall Street Journal, con un titolo sugli sforzi del governo per tranquillizzare i mercati che hanno bocciato sonoramente, ritenendoli fonte di inflazione, i massicci tagli fiscali voluti dalla premier Liz Truss. Il cancelliere dello Scacchiere, Kwarteng, ha detto di lavorare a stretto contatto la Bank of England, ma le sue parole non hanno convinto molto. Perché, spiega il Wsj, di fatto, “la banca centrale e il governo si trovano ora a tirare in direzioni diverse sull’economia del Regno Unito, una dinamica che ha allarmato gli investitori. Mentre la banca centrale ha alzato il suo tasso di interesse chiave da dicembre per cercare di contenere un aumento dei prezzi al consumo, i tagli alle tasse del governo stimoleranno la domanda dei consumatori, minando la banca centrale”. E anche il Fondo monetario internazionale ha sottolineato la necessità che in un contesto di inflazione globale “è importante che la politica fiscale non contrasti con la politica monetaria”. Grande risalto all’uragano Ian che minaccia la Florida, e in particolare l’area di Tampa, dopo aver lasciato tutta Cuba senza energia elettrica. Più in basso, l’Ucraina dove secondo il quotidiano l’offensiva delle truppe di Kiev sta indebolendo il controllo dei russi sulle regioni che Putin vuole annettersi, e le “inspiegabili esplosioni” sottomarine dei gasdotti Nord Stream uno e due nel Baltico, la cui origine l’Europa sta ancora cercando di capire e che pongono in modo drammatico la questione della sicurezza delle due infrastrutture energetiche.
Financial Times
L’indebolimento record della sterlina provocato dai tagli fiscali del governo Truss rimane il tema del giorno sul Financial Times, che apre sull’intervento del capo economista della Bank of England, Huw Pill, convinto della necessità di una forte azione di politica monetaria. Un rialzo dei tassi è all’ordine del giorno della prossima riunione della banca centrale, in novembre. Ma intanto il deprezzamento della sterlina sembra non fermarsi, e i suoi effetti sui titoli di Stato britannici, i gilt, sono molto pesanti: i rendimenti si sono impennati e secondo gli analisti potrebbero sfondare il 6% a maggio, con costi accresciuti del debito pubblico nel momento in cui il governo vi sta facendo massiccio ricorso. Una situazione difficile che sta producendo anche, sottolinea Ft, tensioni tra la premier Truss, riluttante a intervenire a sostegno della sterlina, e il cancelliere dello Scacchiere, Kwarteng, che spinge invece per una mossa in quella direzione. E che, politicamente, avvantaggia l’opposizione laburista, impegna nella sua convention a Liverpool, dove il leader Starmer ha attaccato duramente il governo e i Tory. In basso, un titolo sui “sospetti di sabotaggio” dei gasdotti Nord Stream uno e due, che stanno perdendo metano nel Baltico.
The Times
Il rincaro dei mutui casa, dovuto all’aumento dei tassi di interesse, è un’altra stangata per i cittadini britannici già colpiti molto duramente dall’aumento vertiginoso delle bollette, ma comporta anche un deprezzamento degli immobili: è il tema su cui punta oggi il Times, che mette in risalto le previsioni degli analisti secondo le case perderanno in media il 15% del loro valore. Ciò perché l’alto costo dei mutui scoraggerà nuovi acquisti e deprimerà il mercato: le grandi banche più attive nel settore dei prestiti stanno rivedendo al rialzo le loro offerte, e gli interessi richiesti da Nationwide, la maggior associazione mutualistica immobiliare britannica, sono raddoppiati, passando dal 2,54 % di tre mesi fa al 5,59% di oggi. Il che, per una famiglia con un mutuo da 500 mila sterline, significa una rata mensile più cara di 881 pound. In evidenza anche le accuse di sabotaggio alla Russia per le perdite dei gasdotti Nord Stream nel baltico, e la prima visita di Kate Middleton in Galles da quando, subito la morte della regina, ne è diventata la principessa.
Le Monde
La minaccia nucleare di Putin è l’argomento di apertura su Le Monde, che punta sugli sviluppi della guerra in Ucraina mentre crescono le preoccupazioni per il possibile ricorso dei russi a un’arma atomica di tipo tattico. Il Cremlino ha ribadito con durezza il suo “diritto” all’uso di bombe nucleari, rileva il giornale, nel momento in cui si appresta a dichiarare l’annessione delle regioni ucraine dove si sono celebrati referendum farsa con “fucili puntati” sugli elettori, sperando in un effetto deterrente che scoraggi le truppe di Kiev dalla difesa di questi territori. Ma anche nel momento in cui il presidente russo è sotto pressione per le proteste contro la mobilitazione dei riservisti e per la fuga di decine di migliaia di uomini che non vogliono essere costretti all’arruolamento. Davanti a questa situazione, gli Usa e i loro alleati cercano di trovare un’intesa per aumentare le forniture di armi a Kiev. In risalto sulla prima pagina del giornale francese anche “la rivolta della gioventù” in Iran, dove le proteste continuano malgrado la sanguinosa repressione del regime abbia mietuto già quasi 60 vittime tra i manifestanti.
Le Figaro
“Putin orchestra l’annessione di una parte dell’Ucraina”, titola Le Figaro, che apre la prima pagina con i piani del Cremlino per dichiarare territorio russo circa 100.000 chilometri quadrati, un’area delle dimensioni del Portogallo, dopo i referendum “non riconosciuti da nessuno”. Lo scopo, evidenzia il giornale, è stato esplicitato da Sergei Axionov, governatore della Crimea, regione annessa da Mosca nel 2014, anche allora dopo un referendum non riconosciuto dalla comunità internazionale: “Questi territori diventeranno soggetti a pieno titolo della Federazione Russa. Non effettueremo più lì un’operazione militare speciale (terminologia ufficiale per designare l’invasione lanciata il 24 febbraio, ndr) ma un’operazione antiterroristica (come è avvenuto in Cecenia). Ora combatteremo per la nostra terra”, ha affermato Axionov. In realtà, secondo il giornale, quella di Putin potrebbe essere la mossa di un leader con le spalle al muro, in cerca di un “guadagno strategico” come via d’uscita da un conflitto disastroso. Se non per trattare una pace con Kiev, almeno per seminare dubbi tra gli alleati sull’opportunità di continuare una guerra che la Russia sarebbe pronta a cessare, sostiene Le Figaro.
El Pais
L’operazione di sapore fantascientifico della Nasa per deviare la traiettoria di un asteroide con lo schianto di una sonda sulla sua superficie è l’apertura, tutta fotografica, di El Pais, che dedica però il suo titolo principale alla politica interna con l’offerta del governo ai sindacati di un aumento del 3,5% degli stipendi del pubblico impiego l’anno prossimo. E’ il punto centrale di un intervento volto ad alleggerire l’impatto dell’inflazione sui circa tre milioni di dipendenti pubblici spagnoli, su cui è in contro trattativa tra il ministero delle Finanze e le organizzazioni sindacali. Il governo ha messo sul tavolo anche la riduzione a 35 ore della settimana lavorativa degli statali, che è attualmente di 37,5 ore. In risalto anche le perdite dei gasdotti Nord Stream nel mar Baltico e i sospetti europei di un sabotaggio operato dalla Russia. Nell’interno il giornale scrive ancora sulle elezioni italiane, raccontando dei contatti in corso per una “rapida transizione, necessaria a rispettare gli impegni con l’Ue”.
Frankfurter Allgemeine Zeitung
Le esplosioni sottomarine lungo il tracciato dei gasdotti Nord Stream sul fondo del mar Baltico, seguite da enormi perdite di metano, sono la notizia del giorno per la Frankfurter Allgemeine Zeitung, secondo cui “le prove di sabotaggio sembrano aumentare”. Il giornale mette in rilievo le accuse del premier polacco Morawiecki alla Russia, e le dichiarazioni della premier danese Frederiksen, più cauta, ha sottolineato come si stia ancora cercando di capire anche se è difficile immaginare un fatto accidentale visto che le perdite sono in tre punti diversi. Il ministro tedesco dell’economia Habeck ha affermato invece che si sapeva con certezza che c’erano stati “attacchi alle infrastrutture”. In ogni caso, assicura la Faz, la fornitura tedesca di gas non è in pericolo. In evidenza anche il collegato tema della guerra in Ucraina, dove dopo i referendum organizzati da Mosca per l’annessione di vaste regioni secondo la Faz “le minacce di Putin con le armi nucleari dovrebbero essere prese molto sul serio”, e “sono un problema per l’attuale strategia occidentale” perché tendono a dividere gli alleati ma “ora più che mai, l’unità conta”, scrive il quotidiano nel suo editoriale.
China Daily
Xi Jinping intensifica le sue uscite pubbliche in vista del ventesimo congresso del Partito comunista che lo confermerà leader, e il China Daily dà spazio al suo attivismo: ieri il presidente ha vistato a Pechino una mostra “sui grandi risultati del partito e del Paese negli ultimi 10 anni”, ossia da quando Xi è al potere e la Cina “è entrata in una nuova era”, scrive il giornale, che titola sull’esortazione rivolta dal capo dello Stato al popolo “perché unito scriva un nuovo capitolo sia nella costruzione di un moderno Paese socialista sia nel raggiungimento di nuove vittorie per il socialismo con caratteristiche cinesi”. Propaganda a parte, l’attenzione – molto critica – de quotidiano è per il primo summit tra gli Usa e le isole del Pacifico ospitato a Washington da Biden. Gli Stati Uniti, secondo il China Daily, si affannano a riannodare relazioni con gli Stati insulari del Pacifico, che avevano rimosso dalle loro priorità politiche negli anni ’90: e ciò non solo perché ne riconoscono adesso “l’importanza strategica” ma perché “temono che il loro dominio sul Pacifico, ininterrotto dalla seconda guerra mondiale, sia compromesso dalle crescenti relazioni della Cina con le nazioni insulari”, e dalla sua “aumentata potenza navale”. Ma l’approccio americano, secondo il giornale, dal punto di vista delle isole del Pacifico è sospetto perché da un lato è contrario alla loro tradizione di inclusività e dall’altro perché le relazioni con la Cina sono per loro vantaggiose e sono solo gli Usa a considerarle pericolose.
Quotidiano del popolo
Accuse agli Stati Uniti per un cyber attacco contro un’università cinese specializzata in studi aerospaziali sono in evidenza sul People’s Daily, edizione in inglese dell’organo del Partito comunista cinese, che pubblica in tandem con il Global Times l’esisto sulle indagini sull’infiltrazione con virus nelle utenze di studente e docenti del Politecnico dello Shanxi. L’incursione telematica, che risale al 22 giugno scorso ed è stata condotta tramite email infette, secondo le verifiche dell’agenzia cinese per la sicurezza informatica, è riconducibile alla Nas, l’agenzia americana per la sicurezza nazionale. Il virus utilizzato e identificato dai tecnici è noto con il nome “Drinking tea” e non solo può rubare account e password per il trasferimento remoto di file, ma grazie al suo travestimento da software per il background può occultarsi bene nella memoria dei computer e trovarlo è molto difficile. Lo stesso virus, secondo il giornale, potrebbe essere stato usato da Stati Uniti in altri 13 cyber attacchi sui quali sono ancora in corso indagine. Ad avvalorare i sospetti sugli Usa, si legge sul People’s Daily, il fatto che nessuno di questi è stato condotto di sabato o domenica o in giornate festive per gli americani.
AGI