La fake news del blocco navale
Editoriale
di Antonio Peragine
È vero é il piano proposto da Giorgia Meloni in vista delle elezioni politiche fatte ill 25 settembre.Ma occorre fare dei chiarimenti per tranquillizzare tutti .
Il blocco navale che propone Fratelli d’Italia è una missione militare europea, realizzata in accordo con le autorità libiche, per impedire ai barconi di immigrati di partire in direzione dell’Italia. Non si tratta di respingimenti, perché questi avvengono in mare aperto.
Ma la proposta di un blocco navale è realizzabile davvero?
Stando all’articolo 42 dello Statuto delle Nazioni Unite il blocco navale non può essere attivato unilateralmente da uno Stato se non nei casi di legittima difesa, e cioè in caso di aggressione o guerra. Il contrasto all’immigrazione non rientra in nessuna delle fattispecie previste e dunque sarebbe illegale. Anzi, potrebbe essere equiparato a un atto di guerra da parte del nostro paese.
Il blocco navale è un istituto preciso, regolato dal diritto di guerra e in questo momento c’è una guerra interna in Libia ma non c’è una guerra internazionale né contro l’Italia né contro l’Unione europea, quindi non ci sono i presupposti per evocare questa misura .
Inoltre, non esiste un blocco navale concordato con il paese contro cui si fa. Ci sono casi specifici in cui può essere attuato, come nel caso di un conflitto armato, ma questo presuppone la perdita di neutralità da parte di chi lo opera. E’ a tutti gli effetti un atto ostile contro lo Stato verso cui si fa. E’, dunque, attualmente irrealizzabile.
E dunque state sereni e soprattutto non date credito agli imbecilli di sinistra che passano il tempo a infamare il futuro premier soffocando qualsiasi critica legittima sulle sue prospettive!
E diciamola tutta: a forza di attaccarla, la leader di Fratelli d’Italia è diventata inattaccabile!
Ma se è doveroso dare addosso a una sinistra che non perde occasione per confermare tutta la sua mediocrità, non farò sconti a nessuno nemmeno al governo nascituro qualora mi accorgessi che le cose non vanno come devono andare .
Per il momento io do tutto il mio sostegno a Giorgia Meloni!
Alle elezioni politiche del 25 settembre 2022 Fratelli d’Italia si afferma il primo partito italiano anche alle urne guidando la coalizione di centrodestra che ora si appresta a governare. Secondo il programma elettorale del partito guidato da Meloni il nostro paese deve “tornare ad avere un ruolo da protagonista in ambito energetico, promuovendo la sostenibilità ambientale e, al contempo, diminuendo i costi energetici per imprese, enti locali e famiglie”. A tal fine si propone il “contrasto alle speculazioni finanziarie sui costi delle materie prime e istituzione di un tetto europeo al prezzo del gas per contenere l’importo delle bollette energetiche”.
E ripeto e sottolineo in tema di diritti, il documento programmatico per le elezioni del 25 settembre non cita i temi della cittadinanza, del fine vita e sulla cannabis, mentre in tema di immigrazione dispone la difesa dei confini nazionali ed europei, con controllo delle frontiere e blocco degli sbarchi. Gli hotspot, gestiti dall’Unione europea, andranno creati nei territori extra-europei così da valutare le richieste d’asilo e distribuzione equa solo degli aventi diritto nei 27 Paesi membri, quello che viene chiamato blocco navale. Il partito guidato da Giorgia Meloni prospetta “il contrasto alle attività delle ong che favoriscono l’immigrazione clandestina” e la “massima intransigenza contro ogni forma di antisemitismo, razzismo e integralismo islamico”.
Per la parità di genere sostiene che l’impegno è per il contrasto al divario retributivo tra uomini e donne e alla pink tax, “l’odiosa pratica di applicare prezzi più elevati ai prodotti destinati alle donne”.
Il partito di Giorgia Meloni immagina misure di sostegno a percorsi di emancipazione dagli stereotipi culturali che vedono la donna in condizione di subalternità. La legge Codice rosso sulla violenza domestica e di genere deve poi essere aggiornata e rafforzata, mentre sull’aborto si parla di “garantire piena applicazione della Legge 194 del 1978 sull’interruzione volontaria di gravidanza, a partire dalla prevenzione”. Fdi propone poi un inasprimento delle pene per matrimoni forzati e mutilazioni genitali femminili.
Ora vi chiedo: dov’è il male in tutto questo? Da dove nascono le vostre preoccupazioni e le vostre paure?
Auguriamoci invece che il futuro premier assieme al futuro governo lavori serenamente per costruire un Italia migliore per le imprese, per i giovani, per gli anziani e per un Italia migliore e per l’Italia tutta