Premio Lucius Annaeus Seneca (VI edizione)
Per la recensione della pièce teatrale ‘Il coraggio e la follia’, imperniata sulla figura di don Chisciotte della Mancia (interpretata da Alessio Boni che ne ha curato altresì la regia) ho avuto l’onore di ricevere il Premio ‘Eccellenza’ dall’Università degli Studi di Bari ‘Aldo Moro’ in seno alla VI edizione del Premio ‘Lucius Annaeus Seneca’.
Il Premio è organizzato dall’Accademia delle Arti e delle Scienze Filosofiche di Bari ‘polo accademico internazionale di libera creazione del pensiero per lo studio e la formazione sul linguaggio filosofico ed artistico e per l’insegnamento delle scienze e delle arti contemporanee’ (Rettore Pasquale Panella- Pro Rettore Massimo Massa).
‘L’ Accademia – vero network di eccellenze che riunisce intellettuali, docenti, professionisti e rappresentanti del mondo accademico, finalizzato al dialogo e ad un confronto fecondo tra esperienze e professionalità messe in campo, atte a perseguire obiettivi comuni grazie all’interscambio di sinergie e di competenze – ha scelto Seneca quale personaggio di riferimento, per far riflettere i concorrenti sui temi fondanti della vita o che almeno dovrebbero essere tali, imperativi imprescindibili nel percorso di vita di ciascun essere umano: la capacità di distinguere tra lecito e illecito, tra ordine e disordine, tra giustizia e ingiustizia, tra giusto e sbagliato, tra ciò per cui vale la pena vivere e ciò che dà l’impressione di aiutare a vivere mentre a poco a poco, silente, priva della vita stessa’- mi spiega Massimo Massa, che del Premio è fondatore e presidente.
Ben 1300 le opere partecipanti distinte in 11 sezioni (Poesia, Silloge, Racconto breve, Corto di scena, Poesia dialettale, Articolo giornalistico, Libro edito di poesie, Libro edito di narrativa, Residenti all’estero, Poesia studenti, Narrativa studenti) e provenienti da Albania, Argentina, Bangladesh, Belgio, Bengala, Bosnia Erzegovina, Camerun, Canada, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Israele, Kosovo, Montenegro, Nepal, Portogallo, Romania, Russia, Serbia, Spagna, Svezia, Svizzera, Slovenia, Tunisia, Turchia, Venezuela, oltre che dal territorio nazionale.
Il Premio si è fregiato, nel corso delle varie edizioni, del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, dell’Università degli Studi ‘Aldo Moro’ di Bari, della Regione Puglia, dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Bari, del Comune di Sannicandro di Bari, della Federazione Italiana Università della Terza Età e dell’Università della Terza Età “G. Modugno” di Bari. A questi, a partire dalla VI edizione 2022, si sono aggiunti anche l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, del Ministero della Cultura e dell’Università degli Studi di Foggia.
Qualificata la presenza istituzionale alla manifestazione conclusiva, tenutasi nel suggestivo Castello svevo-normanno di Sannicandro di Bari il 15 ottobre scorso, a testimonianza del ruolo di primo piano che l’iniziativa ha saputo conquistarsi nel contesto culturale, proponendosi già dalla prima edizione come uno dei più accreditati premi letterari a livello internazionale.
Nel corso della cerimonia sono stati consegnati tre Premi alla Carriera :
-“Seneca” di Bronzo per la Letteratura alla poetessa Alda Merini «quale riconoscimento degli Alti meriti acquisiti in campo poetico e per aver consacrato la sua poesia all’eternità consegnando ai posteri il suo universo interiore, le sofferenze, l’amore, l’eros, l’erranza, il dolore e la follia di un’esistenza talvolta drammatica, con le sue contraddizioni e ambiguità».
– “Auriga” a Franco Servadei, neurochirurgo di fama internazionale e Professore di Neurochirurgia presso Humanitas University di Milano «per l’impegno e la dedizione profusi in campo medico e nella ricerca scientifica»
– “Minerva” alla giornalista Maria Grazia Di Mario «per l’impegno e la dedizione profusi nella diffusione di un giornalismo di qualità».
Il titolo di Accademico ad Honorem – destinato a personalità che si sono particolarmente distinte nelle discipline scientifiche o letterarie durante il proprio percorso professionale – è stato conferito a tre studiosi impegnati ciascuno in settori diversi ma tutti ugualmente significativi:
-Giuseppe Dimiccoli (docente di master di giornalismo presso l’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari, già Consigliere regionale all’Ordine dei giornalisti della Puglia);
-Cheikh Tidiane Gaye (nota figura della Letteratura migrante in lingua italiana, cantore dell’oralità africana e primo africano a tradurre in italiano il grande poeta della negritudine, nonché primo presidente della Repubblica del Senegal, Léopold Sédar Senghor);
-Pierpaolo Limone (Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Foggia).
Tra i premiati della sezione ‘Residenti all’estero’ sono intervenuti Cristina Pizarro dal Portogallo; Mehdi Krasniqi dal Kosovo, membro dell’Unione degli Scrittori Tunisini e della Arab Internet Writers Union (ha ricevuto le “chiavi” della città algerina di Batna in occasione del cinquantesimo anniversario dell’indipendenza dell’Algeria), Gaqo Apostoli dall’Albania (docente di ingegneria meccanica presso il Politecnico di Tirana e membro del Parlamento Albanese), Dragan Jovanović Danilov dalla Serbia (scrittore, critico d’arte, saggista, docente alla Facoltà di Giurisprudenza e al Dipartimento di Storia dell’Arte presso la Facoltà di Filosofia di Belgrado).
Al cerimoniale di premiazione – la cui direzione artistica è stata affidata alla scrittrice Maria Teresa Infante – sono intervenuti, inoltre, giovani e talentuosi artisti che si sono esibiti in performance di rilievo: la pianista Annarosa Partipilo, il violinista Andrea Petricca e la giovanissima pianista Michela Di Noia. Il reading è stato affidato all’attrice teatrale Rosa d’Onofrio.
Paola Cecchini