Il Partito Anti Massonico americano

Il Partito Anti Massonico americano

Contro i massoni ci si erano messi anche gli episcopali, scandalizzati per il fatto che le ‘tornate’ delle logge si concludevano nelle taverne con grandi bevute che davano spesso origine a contrasti verbali e scazzottate.

Quando si parla di George Washington si associa il padre della patria americana alla Massoneria di cui il generale fu Gran Maestro insieme a molti degli altri ‘founders’ del suo periodo e di epoca successiva.

Pochi ricordano anche tra gli americani, che hanno memoria storica molto corta, che la Massoneria e’ scomparsa negli Stati Uniti per quasi un paio di decenni ad opera del partito Anti – Massonico americano.

A dare inizio alla reazione antimassonica fu il cosiddetto ‘Affare Morgan’.

William Morgan era un muratore, ma non in senso massonico: proprio come scalpellino. Insieme alla moglie Lucinda decise di trasferirisi a Batavia dove comincio’ a frequentare diverse Logge, riuscendo a scalare anche distinte posizioni nei rituali.

Ma non vi sono dati che possano testimoniare di essere stato accettato nell’Istituzione. Doveva essere un tipo molto intelligente perche’ si impossesso’ subito delle procedure ritualistiche anche di quelle piu’ complesse.

Nella primavera del 1826 Morgan fece un accordo con uno stampatore, David Miller, per pubblicare i rituali massonici. Sarebbe diventato, secondo i due, un best-seller. E Morgan aveva bisogno di soldi perche’ era sempre in bolletta.

Ovviamente si crearono tensioni con i ‘fratelli massoni’ che vennero accusati di avere dato fuoco all’ufficio di Miller.

Al che i massoni risposero che era lo stampatore che si era auto incendiato per farsi pubblicita’ sulle gazzette.

L’11 settembre 1826 William Morgan fu arrestato per un debito di 2 dollari e 68 centesimi che doveva restituire al maestro della loggia Canandaigua, di New York.

Lo stesso maestro lo sollevo’ dall’accusa ma, insieme ad altri Fratelli, lo attese all’uscita dal carcere.

Lo costrinsero a salire su una carrozza, mentre sembra che William Morgan urlasse: “Aiuto, mi uccidono..!”

La brigata arrivo’ nei pressi delle Cascate del Niagara e Morgan spari’ dalla circolazione.

Nel 1827 un corpo semi decomposto venne trovato a 40 miglia dalle Cascate.

La moglie di Morgan fu costretta (forse dietro pagamento) a  ‘riconoscere’ il corpo del marito anche se questi era notoriamente calvo mentre i resti trovati erano quelli di un individuo con folta capigliatura.

Comunque il riconoscimento della moglie fu benzina gettata sul fuoco del sentimento antimassonico che ormai era cresciuto grazie all’intensa pubblicazione di articoli sulla stampa locale che chiedeva  l’incriminazione degli assassini di William Morgan.

Ci furono processi e sei massoni vennero arrestati, compreso il maestro della loggia da cui era cominciato il tutto che fu condannato ad un anno di reclusione. Pena lieve e ulteriore motivo di esacerbazione popolare.

Nel 1828 fu creato il partito Anti – Massonico che doveva divenire il terzo partito in America ed ebbe un notevole impulso nell’estrema destra dell’opinione pubblica, grazie all’attivismo e al carisma di un giornalista, Thurlow Weed.

Contro i massoni ci si erano messi anche gli episcopali, scandalizzati per il fatto che le ‘tornate’ delle logge si concludevano nelle taverne con grandi bevute che davano spesso origine a contrasti verbali e scazzottate.

In piu’ c’e’ da aggiungere che i massoni avevano conquistato gran parte delle cariche decisionali dello stato e quindi l’antagonismo nei loro confronti si accresceva.

Il Partito Anti-Massonico fece eleggere un governatore del Vermont, otto deputati in Pensylvania e nel 1836, come candidato alla presidenza degli Stati Uniti, Wiiliam Wirt, ex massone.

Wirt ebbe l’8% dei voti mentre venne eletto con il 54 % Andrew Jackson che era stato il Past Grand Master  dei Massoni del Tennessee.

Il partito Anti-Massonico determino’ la quasi scomparsa della Massoneria in America per piu’ di due lustri.

A New York, le 480 logge che nel 1826 vantavano 20mila membri si ridussero nel 1836 a 75 con 3000 affiliati. La Grand Lodge del Vermont chiuse le sue logge dal 1836 al 1846, in Maryland sopravvissero 13 logge.

A cominciare dal 1836 il Partito Anti-Massonico comincio’ a regredire in termini di consensi e finanziamenti fino a confluire nel Whig Party che doveva poi diventare l’attuale Partito Repubblicano.

La Massoneria americana ricomincio’ a mettere fuori la testa, le Logge iniziarono a riunirsi  ma con regole ferree e in ambienti diversi dalle taverne.

Le Logge cominciarono ad essere attente nel dare la qualifica di membri solo a quei bussanti che avevano superato positivamente i rituali d’ingresso ed offrivano garanzie di buon comportamento etico e professionale.

L’Affare Morgan aveva decimato la Massoneria americana che tuttavia negli anni ’50 si risollevo’ e raggiunse i cinque milioni e mezzo di membri.

Oggi si parla di un milione e quattrocentomila iscritti, ma si dice che molti giovani stiano ‘bussando’ alle logge alla ricerca di riferimenti etici e ideali in una societa’ che ha fatto strame di ogni impulso che non sia dedicato ad una vita di solo materialismo.

Oscar Bartoli

(ispirato da ‘Freemasonry’ di S. Brent Morris)

Antonio Peragine

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