Cospito deve restare in 41 bis

Cospito deve restare in 41 bis

Come tutti sapete Cospito è il primo anarchico a finire al 41-bis, misura disposta lo scorso maggio per quattro anni. Da tre mesi è in sciopero della fame e le sue condizioni di salute continuano a peggiorare di giorno in giorno. Lo scorso dicembre il Tribunale di sorveglianza ha respinto il reclamo avanzato dai suoi difensori contro il regime di carcere duro. Una decisione contro la quale i legali hanno fatto appello in Cassazione

Ricordo che Il 41 bis è stato chiesto dai magistrati proprio per tagliare i legami con l’esterno del detenuto. Infatti suoi scritti filtrati fuori dal carcere ,nelle valutazioni di magistrati ed investigatori , hanno indicato obiettivi da colpire, oltre ad offrire una piattaforma strategica per l’azione..e dunque Cospito finisce al 41 bis perché durante la detenzione mandava o trovava il modo di fare arrivare messaggi agli anarchici che erano fuori dicendo ‘continuate la lotta, organizzatevi’

Ma vi è di più!

Egli intratteneva non solo dialoghi con anarchici , ma anche con i mafiosi stessi ! Nel piano di Alfredo Cospito per lo sciopero della fame contro il 41 bis c’era anche l’idea di ingrassare prima del digiuno. Lo racconta proprio la nota informativa del Gom, il nucleo della polizia penitenziaria responsabile del carcere duro. Tale nota ‘ incriminata ‘ era stata Inviata dal generale Mauro D’Amico, (che nel frattempo è andato in pensione), su richiesta della segreteria generale del Dap Giovanni Russo ed era destinata al sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro. La nota poi è stata illustrata alla Camera da Giovanni Donzelli di Fdi: di qui le accuse sulla violazione di privacy perché le informazioni contenute erano considerate «sensibili» e quindi «riservate» e «a limitata divulgazione». Ma il ministro Carlo Nordio ieri ha “assolto” il deputato toscano in quanto l’intento di Donzelli era di denunciare l’esistenza di una presunta collaborazione tra la criminalità organizzata e Cospito per spingere lo stato ad abolire il 41-bis, di cui i mafiosi «hanno il terrore» perché gli impedisce «di controllare il territorio».

Ebbene di quale vittima innocente stiamo parlando?

Per quanto mi riguarda Alfredo Cospito può restare al 41-bis!

Forse non è chiaro che si tratta di un pericoloso criminale e che nelle carte del procedimento a suo carico gli si attribuisce «un ruolo apicale» che esercita anche dal carcere ponendosi come «punto di riferimento per i «sodali liberi» ai quali «indicare linee programmatiche e obiettivi da colpire»

Così come lo Stato non tratta con la mafia, non dovrebbe trattare neanche con il terrorismo.

Se si stabilisse il principio che chiunque fa lo sciopero della fame e sta al 41 bis gli viene revocato,domani quanti mafiosi avremmo che fanno lo sciopero della fame?

Antonio Peragine

direttore@ progetto-radici.it

Redazione

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