La “sovranità” conditio sine qua non dello stato di diritto

La “sovranità” conditio sine qua non dello stato di diritto
Una persona può dirsi “normale” se ha corpo e cervello e “libera” se ha denaro sufficiente.
Anche lo Stato può definirsi “stato di diritto” se è costituito dai 3 elementi che fanno “normale e libero” un uomo:
— il “corpo”, cioè un territorio abitabile, produttivo e inviolabile;
— il cervello (cioè cittadini capaci di provvedere onestamente a se stessi, e contribuire alla collettività e allo Stato senza arrischiare la propria o altrui incolumità;
— e la sovranità monetaria per fronteggiare qualunque crisi: economica, sanitaria, ecologica o bellica, ove non fosse possibile attingere risorse dai contribuenti, che se stanno subendo l’emergenza hanno già le tasche bucate; o per non consegnarsi prigioniero ai “filantropi” finanziari che spremono gli stati come limoni muovendo i politici da burattini.
Come dire che il mondo straripa di cittadini normali; ma gli stati normali sono ancora in fase di studio. Per la costruzione servirà un’altra manciata di millenni.
Nessun popolo al mondo ha un proprio territorio inviolabile.
Nessun Popolo ha un livello di sapere scientifico sufficiente a formare cittadini capaci di prevenire o risolvere problemi (anche se straripa di cacasenno che promettono un miracolo al giorno come galline ovaiole.
E dei 200 popoli del mondo, solo qualche decina ha sovranità monetaria e quindi il potere di affrontare le emergenze stampando e spendendo moneta propria, senza consegnarsi agli strozzini mondiali o strangolare i contribuenti per spremergli ricchezza inesistente fino ad istigarli a delinquere per rimanere a galla.
In Italia le crisi sono in grado di vederle solo i contribuenti onesti “cornuti e mazziati”. Negli ultimi 50 anni, le geniali istituzioni italiane hanno lavorato alacremente per impedire che la vendita dei lecca lecca ai bambini di prima elementare avvenisse senza scontrino fiscale, arrecando allo stato un danno erariale “mortale” !
Ma nel contempo hanno lasciato al nord, (strizzando l’occhio agli evasori ed elusori miliardari) la possibilità di crescere economicamente, tanto da comprarsi i politici a colpi di mazzette, e a sud la possibilità di crescere mafiosamente e impunemente.
Mentre i piccoli imprenditori onesti e illusi del nord e del sud schiacciati da mafia, banche strozzine e fisco rapace, finivano a centinaia suicidi; nelle regioni del sud, “come geniale soluzione” si lasciava a pochi capomafia la possibilità di sconfinare dal crimine al commercio accumulando guadagni incalcolabili. Grazie ai quali si sono comprati omertà e complicità diffusa, nonché protezioni politiche, burocratiche e professionali (almeno così ci racconta la stampa).
Pescando dal ricco mondo delle “tre scimmiette” che non vedono, non sentono, non parlano un po’ per paura e molto per convenienza, e per tre decenni di fila.
Quindi l’Italia nel suo insieme è un paese ricco di cittadini normali, con intelligenza e cultura normale, ma con una quantità di denaro sufficiente solo se prodotto in maniera criminale, perché lo stato italiano non avendo una moneta propria, per affrontare una crisi, deve strangolare i piccoli contribuenti onesti (i ricchi corruttori o criminali non hanno mai pagato in vita loro) o consegnarsi agli strozzini mondiali, barattando in un colpo solo democrazia e sovranità.
Perciò l’Italia va ripensata dall’alfabeto alle tabelline. In questo paese parlare di sovranità monetaria è un tabù.
E pure lo vede anche lo scemo del villaggio che il denaro e all’apice delle priorità; e senza sovranità monetaria, senza un salvadanaio da rompere in caso di emergenza, non resta che rassegnarsi a finire colonizzati e vivere da accattoni a rimorchio del “generoso” mondo finanziario, così ben descritto dagli addetti ai lavori:
“A partire dall’ultima decade del secolo scorso la finanza ha subito un mutamento al pari di un organismo geneticamente modificato passando da una funzione di fisiologico supporto dell’economia reale ad un ruolo di totale sostituzione e dominio della stessa.”
Perciò, chi ha tempo da perdere provi a domandarsi:
Per i quasi 200 Stati del mondo privi di SOVRANITÀ MONETARIA, la concentrazione di ricchezza della FINANZA mondiale, per i popoli spremuti come limoni e condannati a lavorare per fallire, è medicina miracolosa o veleno mortale?
Franco Luceri

Redazione Radici

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