Da Ancona a La Plata: la famiglia Ricci
(Testimonianza trasmessa da La Plata il 28 luglio 2003)
Mio padre si chiamava Arduino Ricci, era nato ad Ancona il 7 settembre 1901 ed è venuto in Argentina a tre anni con la sua famiglia: genitori e cinque fratelli.
Si sono stabiliti subito a La Plata, dove poi sono vissuti, chiamati da altri anconetani che erano già qui, gli Antonucci ed i Baldoni.
Mio nonno Enrico ad Ancona era impiegato alla dogana, ma qui lavorò come calzolaio, mestiere che sicuramente conosceva in Italia. Ad Ancona abitava al numero 17 di Via Grazie.
I primi tempi furono molto duri, vissero molto umilmente, fino a che i figli si fecero grandi e poterono collaborare alle entrate familiari con il loro lavoro.
Mia nonna, Stella Marconi, morì piuttosto giovane, perciò mio nonno tornò ad Ancona dove si sposò con un’altra donna che conobbi ed apprezzai. La ricordo affettuosamente come nonna Adele. Era un’eccellente modista.
Mio padre mi parlava sempre dell’Italia e di Ancona, ripetendo quello che i suoi genitori gli avevano raccontato poiché lui non ricordava nulla; era troppo piccolo quando era partito.
Ricordo sempre l’amore che c’era in casa mia per tutto ciò che aveva origine italiana, vale a dire le tradizioni, i proverbi, i cibi, le espressioni; c’erano cose di cui sapevamo esclusivamente il nome italiano e non l’equivalente in castigliano.
Era grande il desiderio di mio padre di poter conoscere l’Italia e rivedere Ancona, cosa che purtroppo non ha mai potuto fare.
lo, più fortunato, ci sono riuscito.
Héctor Ricci