Il 25 aprile, festa della liberazione e dell’unità nazionale: lo spirito originario

Il 25 aprile, festa della liberazione e dell’unità nazionale: lo spirito originario

Francesco Magisano

Curiosità e memoria. Umberto ii di savoia.

Lo si dimentica sistematicamente, ma fu Umberto II di Savoia a proclamare il 25 Aprile come giorno di festa nazionale:
Il 25 aprile del 1946 Re Umberto II, ancora principe e luogotenente del Regno d’Italia, in accordo col Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi emanò un decreto luogotenenziale che annunciava: “A celebrazione della totale liberazione del territorio italiano, il 25 aprile 1946 è dichiarato festa nazionale”.

Questo il messaggio di Umberto II
per quel momento di TUTTI gli italiani:
Combattenti della Guerra di Liberazione!

A voi, nell’annuale della Liberazione, torna l’animo riconoscente e memore dei cittadini.
Allorché tutto sembrava perduto, Voi mostraste cosa possano l’amore per la Patria e la fede nel suo avvenire.
E, con il Vostro eroismo, avete arricchito l’epopea italica di nuove festa.Rapidamente riordinati, i Soldati di una guerra pur sempre eroicamente combattuta tornarono primi all’attacco; i Marinai continuarono a tener alta sul mare la Bandiera mai ammainata; gli Aviatori ripresero con l’antico sprezzo della morte, i combattimenti nel cielo, a tutti affiancandosi con fraterna gara di patriottismo, di dedizione e di audacia, i Partigiani che ben sapevano di coinvolgere nella lotta anche le loro famiglie.
Queste forze vive ed eroiche diedero, alla vittoria delle potenti armi alleate, un contributo ogni giorno più evidente e sicuro, ogni giorno più lealmente riconosciuto.

Quando un Popolo in così aspro travaglio non cede di fronte alla immensità della sciagura ed alla avversità del destino, ma trova nelle fibre profonde della stirpe il coraggio per non disperare e la forza per lottare ancora, quel Popolo può alzare la fronte davanti a tutto il mondo è affermarsi degno di un migliore avvenire.
E questo l’Italia lo deve a Voi, Soldati, Marinai, Avieri e Partigiani.
La Patria vi ringrazia.
Viva l’Italia!”
Roma, 25 aprile 1946
UMBERTO DI SAVOIA

Non è necessario avere simpatie monarchiche per apprezzare le parole di Umberto II di Savoia.

Francesco Magisano

Redazione

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