Gli italiani all’estero e il turismo delle radici, dagli Usa alla Sicilia

Gli italiani all’estero e il turismo delle radici, dagli Usa alla Sicilia

Sarah oggi ha 48 anni, vive a Los Angeles, in California, e lavora in banca. È partita per la Siciliacon l’obiettivo di ritrovare i suoi parenti, e fa parte dell’associazione ‘Poggioreale in America’

L’edizione di Palermo de La Repubblica narra la vicenda di Sarah Campise Hallier, natali texani ed il desiderio da sempre di conoscere la storia del bisnonno contadino veniva da un paesino siciliano che in famiglia chiamavano Pogo Reale.

“Domande rimaste senza una risposta fino a quando non viene a sapere da un lontano cugino di Bryan, cittadina texana, che ha sempre storpiato il nome del suo paese d’origine e che anche il suo cognome negli anni Novanta è passato da Campisi a Campise. Poggioreale, il paese fantasma distrutto dal terremoto del Belice nel 1968: è da lì che viene.

Sarah oggi ha 48 anni, vive a Los Angeles, in California, e lavora in banca. È partita per la Sicilia con l’obiettivo di ritrovare i suoi parenti, e fa parte dell’associazione ‘Poggioreale in America’, che riunisce cinquecento italoamericani emigrati in Texas con origini poggiorealesi, con tanto di viaggi organizzati alla volta dell’Isola dal titolo ‘Finding your Sicilian roots’ e di una borsa di studio da mille a settemila dollari per il college, assegnata a chi presenta un lavoro che ricostruisca il suo albero genealogico che da Poggioreale arriva negli Stati Uniti. Nel viaggio di gruppo a Poggioreale, Sarah vede solo macerie. E un cimitero.

“Un prete ha condotto mio fratello Peter al Comune e lì ha trovato il certificato di nascita del mio bisnonno, Girolamo Campisi — racconta Sarah al quotidiano -. Era solo un bambino quando, nel 1883, lasciò Poggioreale con la sorella Maria e i genitori Mariano e Anna: erano molto poveri e l’America doveva sembrargli l’unico modo per sfuggire alla miseria e per avere una vita più dignitosa”.

La fondatrice di “Poggioreale in America”, Tina Todaro Tondola Anderson, tornata in Sicilia dopo una vita passata tra Chicago e il Wisconsin, omaggia la memoria dei suoi bisnonni: “Sono il beneficiario del loro coraggio e della cultura siciliana che ci è stata trasmessa generazione dopo generazione”. E a Messina intanto il tour operator “Discover Messina Sicily” organizza viaggi dall’America sulle orme delle proprie origini, premurandosi anche di recuperare gli atti di nascita, di battesimo e di matrimonio e di ricostruire l’albero genealogico. L’ultimo viaggio, qualche giorno fa, ha portato la famiglia Feminò dalla Virginia a Salice, uno dei 48 casali di Messina. E la serie tv “The White Lotus”, i cui protagonisti partono per la Sicilia alla ricerca dei propri antenati, ha dato slancio a un fenomeno che già esiste da qualche anno.

https://www.poggiorealeinamerica.com/it/copy-of-sicily-tour-2020

Attilio Runello

Nella foto una immagine di Poggioreale nuova, di quella vecchia

Redazione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.