Contare su chi?
I problemi abbinati alla nostra numerosa Comunità all’estero, secondo noi, non possono essere ancora sottovalutati in Patria. Mentre la situazione nazionale è definita in “evoluzione”, il “piatto” degli italiani all’estero “piange”. Nell’attesa di tempi migliori, per i quali continueremo a monitorare gli eventi, proveremo a rendere praticabili certi programmi che, purtroppo, sono rimasti solo sulla carta.
Desideriamo essere obiettivi con i Connazionali nel mondo. Se non altro per il superamento dei “campanilismi” di cordata. Se sviluppasse, come auspichiamo, una forte volontà di mutamento, magari col supporto di valide motivazioni, anche fuori dalla Penisola, Roma non potrebbe più fare finta di non intendere.
Con queste nostre premesse, la politica nazionale potrebbe serbare delle”novità”anche per gli italiani nel mondo. Magari meno impraticabili che per il passato. Per ottenere dei risultati, finanche graduali, è necessario, però, rinnovare l’immagine sul ruolo politico degli italiani all’estero. Anticipando che, in ogni caso, non sarà un’operazione facile e condivisibile da certi partiti nazionali emergenti.
Chi vive lontano dal Bel Paese non ha privilegi da tutelare in Patria. I Connazionali nel mondo, però, dovrebbero contare diversamente proprio sul fronte politico nazionale. Basterebbe, almeno, che certe iniziative non fossero disperse, come ancora accade, da carenti connessioni operative fuori dalla Penisola. A suo tempo abbiamo proposto il varo di un Dipartimento per gli Italiani all’Estero (DIE). Restiamo disponibili per sviluppare altre proposte e progetti. In politica si dovrebbe poter “contare” su qualcuno. Su chi? L’interrogativo rimane.
Giorgio Brignola