Intervista a Rosalia Lodato Scrittrice Salernitana

Intervista a cura di Emanuela Marra

Chi è Rosalia

Mi chiamo Rosalia Lodato e sono nata a Cava de’Tirreni in provincia di Salerno. Sono sposata e ho tre figli. Fin da piccola, leggere libri è stato il mio passatempo preferito e trascorrevo il pomeriggio in compagnia di un buon libro. A un certo punto ho sentito il bisogno di esprimere le mie idee e le mie storie e così ho iniziato a scrivere. La decisione di pubblicare le mie opere è stata una scelta che è maturata nel tempo. All’inizio, scrivevo principalmente per me stessa, come una forma di sfogo creativo. Tuttavia, man mano che guadagnavo fiducia nelle mie abilità di scrittura, ho cominciato a condividere i miei racconti con amici e familiari. Le loro reazioni positive mi hanno spinto a considerare seriamente l’idea di pubblicare ciò che avevo scritto.

Come e quando ti sei avvicinata alla scrittura e perché scrivi?

Sin da giovane, ho sempre amato leggere libri e sognare mondi fantastici. Mi sono resa conto che avevo molte storie dentro di me che volevo condividere con gli altri. Scrivere mi permette di esprimere la mia creatività, di dare voce alle mie emozioni e di esplorare idee e concetti che mi affascinano. È diventato un modo per esprimere me stessa e per connettermi con il mondo intorno a me. Scrivere mi offre una forma di libertà e di esplorazione che non ho trovato altrove, ed è per questo motivo che continuo a farlo con passione e dedizione.

Di quale genere fanno parte i tuoi romanzi? Ti è venuto spontaneo iniziare con quel genere? 

I miei romanzi fanno parte del genere fantasy. Ho sempre amato immergermi in mondi fantastici, pieni di magia, avventure epiche e creature straordinarie. Il genere fantasy mi ha sempre affascinato per la sua capacità di trasportarmi in luoghi lontani e sconosciuti, dove tutto può accadere. Mi piace la libertà creativa che il genere fantasy offre e il modo in cui mi permette di esplorare temi universali attraverso ambientazioni e personaggi fantastici. Quindi sì, direi che è stato spontaneo iniziare con il genere fantasy e continuo a trovarlo affascinante e stimolante per le mie storie.

Dove prendi l’ispirazione? 

L’ispirazione può venire da molti luoghi diversi. A volte nasce da esperienze personali o da osservazioni del mondo che mi circonda. Altre volte mi ispiro leggendo altri libri o guardando film e serie TV. Anche i viaggi e le conversazioni con le persone possono scatenare la mia immaginazione. In sostanza, cerco di rimanere aperta e attenta a ciò che mi circonda, poiché l’ispirazione può arrivare da qualsiasi fonte.

Hai qualche buffa abitudine mentre scrivi? Qualcosa che ti caratterizzi e che fai abitualmente durante la stesura? 

Una buffa abitudine che ho durante la scrittura è quella di parlare ai miei personaggi ad alta voce. Mentre sto scrivendo una scena o dialogo particolarmente vivido, a volte mi trovo a parlare come se fossi uno dei personaggi stessi. Posso ripetere le battute o immaginare come si esprimerebbero i personaggi in determinate situazioni. Potrebbe sembrare strano, ma mi aiuta a rendere i dialoghi più autentici e a entrare nella mente dei personaggi. È un modo divertente per immergermi completamente nella storia e sentirmi più connessa con i miei personaggi. Un’altra abitudine che ho durante la stesura è quella di avere una tazza di caffè sempre a portata di mano. È diventato un piccolo rituale che mi dà quel tocco di energia e comfort di cui ho bisogno durante il processo di scrittura.

Quando inizi un libro hai già la storia delineata in mente? Preferisci una bibbia? Scrivi di getto? 

Quando inizio un libro, di solito ho un’idea generale della storia e dei personaggi nella mia mente. Tuttavia, non ho tutto dettagliatamente delineato. Preferisco lasciare spazio alla creatività e alla spontaneità durante il processo di scrittura. A volte ho solo un inizio intrigante e un finale che desidero raggiungere, ma il percorso che porta da un punto all’altro si sviluppa man mano che scrivo. Questo mi consente di scoprire la storia insieme ai personaggi, rendendo l’esperienza di scrittura più avventurosa e sorprendente.

Con i tuoi libri tendi a voler lanciare al lettore anche qualche messaggio particolare?

Sì, con i miei libri tendo a voler lanciare al lettore alcuni messaggi particolari, anche se non sempre in modo esplicito. Credo che ogni autore lasci un pezzo di sé nelle sue opere, e io non faccio eccezione. Attraverso le storie che scrivo, cerco di affrontare temi universali e di far riflettere i lettori su questioni che considero importanti. Posso esplorare temi come l’amore, l’accettazione di sé, la ricerca della felicità, la lotta per la giustizia o la scoperta dell’autenticità. Questi messaggi possono essere trasmessi attraverso le azioni e i dialoghi dei personaggi, le sfumature emotive o gli eventi che si svolgono nella trama. Cerco di creare storie che offrano spunti di riflessione e che possano suscitare emozioni e connessioni personali nei lettori. Tuttavia, lascio anche spazio all’interpretazione individuale, poiché credo che ogni lettore possa trarre significati diversi dalle mie storie in base alle proprie esperienze e prospettive.

Trovi che la scrittura ti abbia cambiato? 

Assolutamente sì, la scrittura mi ha cambiato profondamente. È un percorso di crescita personale che ha avuto un impatto significativo sulla mia vita. Innanzitutto, la scrittura mi ha insegnato pazienza e disciplina. Scrivere richiede costanza e dedizione, quindi ho imparato ad affrontare le sfide e ad essere persistente nel raggiungimento dei miei obiettivi letterari. Inoltre, la scrittura mi ha permesso di scoprire e sviluppare la mia voce come scrittrice. Nel corso degli anni, ho imparato a esprimere le mie idee in modo più efficace e ad adottare uno stile unico che mi rappresenta. La scrittura mi ha anche offerto uno spazio per l’esplorazione emotiva. Attraverso i personaggi che ho creato e le storie che ho scritto, ho avuto l’opportunità di esplorare le mie emozioni, le mie speranze e le mie paure. È stato un processo catartico e terapeutico che mi ha aiutato a capire me stesso in modo più profondo. La scrittura ha ampliato la mia prospettiva e mi ha arricchito come individuo. In definitiva, posso affermare con certezza che la scrittura ha avuto un profondo impatto sulla mia vita, trasformandomi sia come scrittrice che come persona.

Spiegami la sensazione che hai provato quando hai pubblicato il tuo primo libro e spendi qualche parola su di esso. 

La sensazione che ho provato quando ho pubblicato il mio primo libro è stata un insieme di emozioni, gratitudine e ansia. Ho provato una grande emozione nel tenere tra le mani il mio libro, vedere il mio nome sulla copertina e sfogliare le pagine che avevo creato con le mie parole. Era un momento di grande orgoglio. Sapere che la mia storia, i miei personaggi e le mie idee sarebbero state condivise con i lettori mi ha riempito di gioia. Ho provato anche un senso di gratitudine profonda. Sapevo che pubblicare un libro non sarebbe stato possibile senza il sostegno e l’appoggio di molte persone, come editor, agenti letterari, amici e familiari. Ho pensato a tutte le persone che mi hanno incoraggiato lungo il percorso e mi hanno sostenuto nella mia passione per la scrittura. Tuttavia, c’era anche una certa ansia, perché pubblicare un libro significa condividere una parte di te stesso con il mondo. Non si sa come il libro sarà accolto dai lettori, se sarà apprezzato o criticato. C’è sempre una certa vulnerabilità nel mettere il proprio lavoro là fuori e sperare che possa toccare le persone in qualche modo. È stato un momento che ricorderò per sempre, perché segna un traguardo importante nel mio percorso di scrittura

Cosa consiglieresti a chi si avvicina alla scrittura? 

Consiglierei di leggere, perché la lettura è fondamentale per sviluppare le proprie capacità di scrittura. È importante osservare come gli autori costruiscono i personaggi, creano tensione e svolgono le trame. La lettura aiuta ad ampliare il vocabolario e a trovare ispirazione. Infine, consiglio di godersi il processo di scrittura.  Si scrive per passione e perché si desidera condividere la propria storia con il mondo. La scrittura è un viaggio di scoperta e espressione personale

Cosa invece consiglieresti ai lettori? Io, ad esempio, di leggere anche i ringraziamenti…sono ricchi di soddisfazione… 

Consiglierei ai lettori di lasciarsi trasportare dalle storie, immergersi nei mondi creati dagli autori e concedersi il piacere di esplorare nuove prospettive e realtà attraverso le pagine di un libro. La lettura è un viaggio che arricchisce l’anima e la mente.

Quali sono le tue opere?

Ho pubblicato due racconti brevi ed un romanzo:
·         “Nemesi la gemella dimenticata”, la storia di due adolescenti che si ritrovano ad essere loro malgrado protagonisti di una storia antichissima cominciata all’alba dei tempi nel misterioso Egitto; 
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·         “La morte può attendere: la lunga vita della regina Nebet” che racconta le avventure di Melinda e sua figlia, Lilith all’interno di una libreria dove si ritrovano inaspettatamente a svelare misteri al confine tra il nostro mondo e quello degli antichi dèi egizi.
https://www.altromondoeditore.com/libri/la-morte-puo-attendere/
·         Il romanzo “Il maligno” è la storia di Francesca, una giovane universitaria entrata in possesso del diario di una marchesa vissuta a fine 800. Leggendolo, la ragazza scopre cosa si nasconde sotto la lunga fila di bottoni della tonaca di un prete che si ritiene il braccio destro di Dio mentre combatte un gruppo di donne legate alla stregoneria.
https://pavedizioni.it/prodotto/il-maligno

Hai qualche progetto futuro che potrei seguire e che vorresti annunciare a chi legge?

Sto per terminare il mio ultimo libro, e spero di pubblicarlo presto. Spero che il futuro mi offra molte opportunità per crescere come scrittrice e per condividere le mie storie con il mondo.

Sito web, pagina facebook, instagram e di eventuali altri social 

https://www.facebook.com/RosaliaLodato

https://instagram.com/rosalialodato_scrittrice?igshid=OGQ5ZDc2ODk2ZA==

Emanuela Marra

Redazione

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