A proposito di vacanze…e la Grecia?
di Rossella Longo
E mentre in Italia impazza la polemica sul caro prezzi per un soggiorno turistico di alcune località, ad esempio la Puglia, in cui riportano si possano spendere anche 500 euro al giorno tra buon vitto ed alloggio, la mia esperienza impianta una valutazione sull’isola greca di Santorini (versione2023), meta turistica accorsata ed ambita da viaggiatori di tutto il mondo.
Intanto dovremmo dimenticare l’idea di Grecia turistica economica, coltivata in noi prima che la crisi nazionale di Governo facesse sprofondare l’intera nazione ellenica in un grave mare di guai!
La situazione oggi in Grecia e nell’isola di Sant’Irene ( come probabilmente i veneziani la chiamavano) è, pressappoco, questa:
1. Qui abbiamo intanto un’aliquota ordinaria IVA al 24% mentre quelle ridotte sono del 6% e del 13% per alcuni beni e servizi.
L’economia greca si basa principalmente sul terziario. Il turismo in particolare produce circa il 15% del Pil.
2. In ogni piccolo angolo commerciale ( mini market e botteghine) ti supplicano di pagare cash ed, in questo caso, promettono anche un modico sconto.
3. Un caffè ha un prezzo medio di 3 euro ed un gelato con due palline (scoops) lo paghi 5 euro ( per arrivare al prezzo di 8 euro ad Oia, graziosissimo villaggetto dell’isola).
4. Il noleggio di un’auto piccola, ad esempio modello Kia Pikanto manuale, ammonta a circa 50 euro al giorno, costo arricchito dall’ansia della manutenzione mediocre che effettuano sulle loro autovetture.
5. Il carburante costa ben oltre due euro al litro.
6. Il soggiorno alberghiero ha prezzi elevati: una stanza doppia in una struttura vicina al mare, arredata in stile “nonna Rosa” a Kamari, posticino ricco di taverne e bar, ha un costo medio, in agosto, di 200 euro al giorno, comprensivo di prima colazione (da dimenticare).
7. Mangiare a Santorini ha un costo equilibrato, rispetto al resto delle attività. Un’insalata greca ed un secondo di feta o carne (maiale o pollo) prelevano dalle tue finanze solo 20 euro circa per ogni pasto.
8. Solitamente sia a Perissa che a Kamari, le più rinomate località con spiagge nere dell’isola, i lettini e gli ombrelloni non si pagano ( free umbrellas recitano i cartelloni per strada) ma diviene obbligatoria la consumazione di cibo e bevande in spiaggia. E con 10/15 euro a testa al giorno te la cavi!
9. Il costo medio di un volo dall’Italia è di 350 euro in andata e ritorno.
Rapportandoci, quindi, alla spesa turistica per un soggiorno greco, abbiamo in Italia , più o meno, lo stesso tenore.
La differenza è nell’essenziale.
Quel che sorprende,dunque, è il costo del mare. In Grecia è un bene gratuito, naturale, essenziale. Non rientra tra i servizi offerti ma tra gli spettacoli divini.
E, mentre noi alimentiamo polemiche e disquisizioni,
“Il mare sorride da lontano. Denti di spuma, Labbra di cielo.”. (Federico Garcia Lorca)
Rossella Longo